(Yep Roc / Audioglobe)
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Inchiniamoci a sua maestà Jim Lauderdale. Icona del country, protagonista di tante avventure musicali, tra cui le Nashville Jam che ripropongono i classici del genere e dove raduna colleghi illustri. Stavolta Lauderdale ci porta nell’atmosfera della sua terra d’origine, il North Carolina, una delle culle del grande bluegrass. Ed è proprio il bluegrass il protagonista stilistico dell’album dove compaiono molti ospiti della scena dello stato americano in aggiunta ai suoni in evidenza di Matt Pruett (banjo), Pattie Hopkins Kinlaw (violino), Aaron Ramsey (mandolino), Nick Dauphinais e Presley Barker (chitarre). Il ritorno ad atmosfere familiari per Lauderdale si concretizza in un disco difficilmente prescindibile per gli amanti del bluegrass e gli appassionati di country di livello. I brani che colpiscono per la loro qualità sono la traccia titolo iniziale, As a Sign, Cackalacky, il valzer You’ll Have To Earn It, Moonrider. Ma è tutto il disco che si fa ascoltare con piacere dall’inizio alla fine, magari convincendo i distratti che il bluegrass (grazie a un musicista di razza come Lauderdale) è una grande musica.
Michele Manzotti
Tracce
When Carolina Comes Home Again
As a Sign
Misery’s Embrace
The Last to Know
It Takes One to Wonder
Cackalacky
You’ll Have to Earn It
You’ve Got This
Mountaineer
I’m Here to Remind You
Moonrider
Spin a Yarn
Better Than You Found It
Tagged bluegrass, Country, Jim Lauderdale