(Endless Blues Records)
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Le pareti degli Ardent Studios di Memphis, odorano ancora di quel soul e r&b che ha fatto la storia. Solo qualche nome: Isaac Hayes, Sam and Dave, Staple Singers, Booker T. & The M.G.’s. Anche alcuni eccellenti protagonisti della musica rock sono entrati a registrare in quegli studi. Led Zeppelin, Leon Russell, Joe Cocker e altri. Nei primi anni settanta, Ardent divenne anche una etichetta discografica, distribuita dalla Stax. Ora alla lunga lista c’è da aggiungere un altro musicista bianco, Mick Kolassa, da circa mezzo secolo coerente frequentatore di blues, sette dischi pubblicati (compreso questo), fondatore e leader della Taylor Made Blues Band (già sbarcata anche in Europa), ed ex membro del consiglio di amministrazione della Blues Foundation. Non ci è dato di sapere la suddivisione delle registrazioni, perché oltre ai suddetti studi, sono avvenute anche ai Farmhouse di Moscow (cittadina che sorge anch’essa in Tennessee). Mick Kolassa incarna uno degli idiomi che ha determinato la cultura musicale di Memphis e di altre zone meridionali degli Stati Uniti, si tratta del blues, ma non spigoloso e ruvido, e combinato con il r&b, il soul, e trame gospel. E’ dunque un disco composito, ben suonato in ogni anfratto da musicisti che sanno sottrarre o aggiungere. La prima traccia è un r&b con fiati e hammond, I Can’t Help Myself, aperto da Kolassa con la chitarra acustica (suo strumento oltre la voce, e che ha usato in solitaria nelle precedenti Blind Lemon Sessions, registrate in Germania e pubblicate la scora estate). C’è un’ottima versione blues/gospel di Lo and Behold (di James Taylor), c’è una ballad A Good Day For The Blues, c’è un piacevole blues con violino e armonica, I’ve Seen, c’è una atmosfera da primo r&b degli anni quaranta, We Gotta, mentre il blues torna in primo piano con il notevole, Slow And Easy Love, e una versione più morbida, rispetto all’originale, di Who’s Been Talking di Howlin Wolf. Una consistente parte del ricavato delle vendite dei suoi dischi va alla Blues Foundation. Il suo amore per il blues è totale!
Silvano Brambilla
Tracce
I Can’t Help Myself
Lo and Behold
If You Can’t Be Good
A Good Day for The Blues
I’ve Seen
We Gotta
Sweet Tea
Slow and Easy Love
Good Night Irene
Who’s Been Talking
She Kept Her head Up
Tagged blues, Mick Kolassa