il popolodelblues

Interviste

Quinto Elemento: “Siamo diverse, ma facciamo qualcosa di magico”

21 febbraio 2021 by Michele Manzotti in Interviste

www.ilquintoelementojazz.it

Cinque voci senza strumenti. E tutte e cinque femminili. Una particolarità sonora felice che ha già fruttato la vittoria in un festival e un disco appena uscito. Introducing (Filibusta Records Goodfellas) è l’incisione a lunga durata che, appunto, introduce il Quinto Elemento. Il gruppo è formato da cinque cantanti: Irene Giuliani, arrangiatrice dei brani, Mya Fracassini, Elisa Mini, Paola Rovai, Stefania Scarinzi. E’ Irene Giuliani a raccontarci l’attività di questa formazione

Come nasce il progetto Quinto Elemento?

L’idea è partita da me e viene da lontano, Dal mio amore per la musica a cappella. Anche se può sembrare una cosa molto semplice, quando riusciamo a ottenere i risultati sonori con le sole voci c’è qualcosa di magico. Precedentemente avevo provato molte formazioni fino ad arrivare al gruppo di cinque voci femminili, che è diventato imprescindibile. Tant’è che ci chiamiamo  Quinto Elemento perché eravamo quattro ma abbiamo cercato con molta volontà una quinta voce: alla fine questa struttura  è diventata un tratto distintivo. Per me è stata una fortuna incontrare queste quattro donne che sono amiche, compagne di studio, insegnanti. Tutte condividiamo questa passione per la musica vocale.

Ci può presentare le sue compagne musicali?

Intanto siamo molto diverse da un punto di vista vocale, e questa è una sfida perché l’obiettivo è la fusione del suono, però al tempo stesso teniamo a evidenziare le nostre personalità perché è un elemento che arricchisce. Mya Fracassini è di formazione classica, si dedica alla musica antica e rinascimentale ma è estremamente eclettica e sa affrontare una varietà di stili notevole. Elisa Mini e Stefania Scarinzi che rappresentano il versante jazzistico, sono entrambe insegnanti e cantanti soliste, mentre Paola Rovai è un’altra cantante versatile e una professionista della voce, perché logopedista.

Nel 2016 avete vinto il festival “Solevoci” di Varese, Per quale motivo decideste di partecipare?

Esiste una comunità a livello web di gruppi a cappella: avevamo saputo di questo concorso e abbiamo deciso di provare, non solo per cimentarci in una gara ma anche perché queste sono occasioni di stimolo reciproco grazie all’incontro con altre formazioni. E’ stata un’esperienza molto piacevole da questo punto di vista. Elisa Mini vinse anche un premio speciale per la migliore prova solista.

 

Dopo il festival  come è proseguita l’attività?

Intanto da un punto di vista strettamente economico, il premio in denaro è stato investito nella registrazione del brano Farnetico, che è la traccia bonus del disco appena uscito. Abbiamo anche preso spunto da altri gruppi perché tante idee nascono dal confronto. Uno dei componenti della giuria, Clare Wheeler degli Swingle Singers, ci ha dato anche dei consigli sugli arrangiamenti e su come presentarci sul palco.

Veniamo al disco, ci sono state varie sessioni di registrazione o avete scelto di fare tutto in una volta?

Abbiamo fatto tutto in tre mezze giornate all’interno di un oratorio di Prato, dall’acustica molto ricca. E’ stato molto divertente, una bella sfida. Poi c’è stata la scelta di registrare in presa diretta, perché l’ambiente è molto importante per la musica vocale.

Il disco, così come tutti i prodotti discografici in questo periodo, non può essere presentato dal vivo con i concerti.  Vi state già preparando per il dopo (augurandoci tutti che questo arrivi il prima possibile)?

Si perché le idee sono lì che premono: sono io che scrivo per il gruppo. Anche se cerco di frenarmi perché l’attività è limitata, tante ispirazioni continuano a venirmi in mente per la forma del quintetto vocale. Per ora non possiamo provare in presenza, a differenza dell’estate in cui ci siamo trovate cantando all’aperto. Riusciamo a fare delle registrazioni, anche grazie a software che eliminano la latenza nei collegamenti da remoto. Stiamo tutte studiando e pensando a un nuovo disco.

Il gruppo dopo la vittoria a Solevoci (foto Michele Manzotti)

 

I brani saranno adattamenti di pezzi che prevedono strumenti, oppure ci saranno anche brani originali come in Introducing?

Abbiamo già a disposizione un brano di Elisa Mini che stiamo studiando. Il primo disco è molto variegato, un punto di arrivo e di partenza al tempo stesso che testimonia il nostro primo periodo insieme, ma la direzione del prossimo disco (e dei prossimi) è quella dei brani originali.

Come si riesce a trovare la vostra musica tramite la rete?

Il nostro nome è anche quello di un film, quindi la ricerca va fatta come “Quinto Elemento jazz”. Abbiamo un sito completamente rinnovato e la pagina Facebook @ilquintoelementomusicavocale

Michele Manzotti

Tagged , , ,

Related Posts