Ellis Mano Band – Here And Now

(Produzione indipendente)

www.ellismanoband.com

In un mondo dove la nostra esistenza corre sempre più spedita sulla corsia di sorpasso, succede purtroppo di lasciare indietro delle letture o ascolto di dischi. E’ successo per questo disco del quartetto svizzero. L’allestimento della formazione ricorda storiche band inglesi come The Who, Led Zeppelin, un cantante Chris Ellis, un chitarrista Edis Mano, un bassista Severin Graf e un batterista Nico Looser. Prima di unirsi sotto lo stesso tetto, si sono fatti un nome come turnisti per dischi, concerti e spettacoli televisivi per altri colleghi. Ma ora, dopo un anno insieme, hanno preparato materiale per il disco d’esordio, coinvolgendo l’hammondista Kico Babic per tutte le tracce, esposte con un denso suono elettrico, di base rock, con nervature blues e altri accorgimenti. Un disco dunque non uniformato ma diversificato nello svolgimento e con una importanza per i testi, tanto da riportarli sul libretto presente nella confezione in digipack. Tutto fatto come si deve, quindi, diamo il via alle danze. Whiskey è un corposo rock blues fasciato dall’hammond e increspato dall’assolo di chitarra. I toni si fanno più caldi per la title track, una ballata dai sapori soul con accompagnamento vocale femminile. Le pieghe da ballata, con varie intuizioni, occupano buona parte del disco, a cominciare da Where We Belong, con un testo riflessivo circa le sfide della vita, gli amori perduti e l’ascolto di radio dove trasmettono musica blues, Goodbye My Love è suonata e cantata in modo eccellente e fasciata da un delicato apporto di fiati, e A Lifetime vive di quell’indovinato amalgama fra l’oscura cadenza del blues delle colline del Mississippi e il rock, colonna sonora di una angoscia per la perdita di una relazione con una donna finita nelle braccia di un altro. La miglior genesi di quel sapido rock degli anni settanta è ottimamente sintetizzato in Badwater, con una tematica sul tradimento e la rabbia. Chiudiamo con atmosfere black, Bad News Blues, cadenzato e con sostegno di una sezione fiati, Jeannine, dal rutilante suono di New Orleans.

Silvano Brambilla

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