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Olivier Fernandez – L’aliante

1 aprile 2021 by pdb in Dischi, Recensioni

(Il Popolo del Blues / Audioglobe)
www.studiofernandez.com

Spiazza l’ascolto di questo disco. Travolti in questi ultimi anni da suoni e tecnologie sempre più estreme. Proiettati verso un futuro tutto da definire, dove non sappiamo se dovremo accelerare o rallentare. Scaraventati senza volerlo in un romanzo dalla trama distopica, l’ascolto di un disco così pacato, come abbiamo detto prima, un po’ spiazza. Ma leggendo la biografia di Olivier Fernandez in qualche modo si può intuire da dove arriva la scelta di scostarsi da una prospettiva concreta, e di alzarsi per trovare un punto di distacco, come su un aliante dove tutto è sospeso in una visione dall’alto, con solo il suono dell’aria. Nato per caso a Roma nel 1948 ma subito trasferitosi in Francia ad Aix en Provence, Fernandez è cresciuto in un ambiente con una vita artistica molto intensa (padre pianista e cugino del compositore Darius Milhaud, che li ospitava), fin da piccolo ha avuto un quotidiano rapporto con la musica ad altissimo livello. Tornato poi a Roma da lì ha iniziato a viaggiare senza fermarsi mai: a dodici anni raggiunge il padre in Costa d’Avorio, poi gli Stati Uniti, il ritorno a Roma dove suona in diversi gruppi rock (e frequenta vari locali alla moda come il Piper, Titan, Vum Vum). La partenza per l’India, Israele (dove lavora in un Kibbutz), in seguito Bali, Giava, Australia, ancora India (sempre facendo la professione del musicista), Milano, Londra, e finalmente trova la collocazione odierna nel Chianti senese con la moglie, dove ha aperto un laboratorio di ceramica e scultura.

Il progetto di incidere un disco – racconta Fernandez – nasce dal rincontro dopo molti anni – con Pericle Sponzilli, chitarrista e compositore. Nove canzoni scritte da Fernandez e cantate in italiano. «Cantare in italiano mi dà una sensazione che in inglese non ho mai avuto, affronto per la prima volta storie mie reali o sognate in cui sento di esprimermi liberamente e ritrovo un senso di benessere, una armonia in me stesso e con gli altri che mi fa sentire bene. Queste canzoni sono una sorta di confessione e ricerca di emozioni del passato del presente». Una dichiarazione d’intenti precisa e puntuale, che colpisce al cuore l’ascoltatore, che trascinato dalla voce cristallina di Fernandez, si fa trasportare nei ricordi e nelle descrizioni di una vita, come se autore e uditore fossero sullo stesso aliante. Nella scrittura dei pezzi si percepiscono molto le passioni musicali di Olivier Fernandez, che possono essere identificate nel prog (come nel brani Nel mio giardino e Theo, Eli e l’aliante), nel country rock (come in Il sogno e Notti dense), ma anche nel cantautorato più sofisticato (Srinagar ed Era solo un contralto), dove la ricerca letteraria e dell’atmosfera musicale più adatta non è mai lasciata al caso. Il cantante-scultore toscano d’adozione in questo disco d’esordio si fa accompagnare da musicisti di grande valore: Pericle Sponzilli (chitarre e voce), Fabio Liberatori (pianoforte e sintetizzatori), Andy Bartolucci (batteria e percussioni), Fabio Fraschini (basso), Walter Martino (batteria in Era solo un contralto), Erika Savastani (voce).  L’aliante è un disco genuino di un artista che ha vissuto una vita intensa e attraverso queste canzoni ha voluto raccontare una storia personale e universale al tempo stesso.

Riccardo Santangelo

 

Tracce

Il sogno

Nel mio giardino

Stella del mattino

Notti dense

Srinagar

Nel cielo vola e va

La nostra valle

Theo, Eli e l’aliante

Era solo un contralto

 

 

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