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jazzahead!, la conclusione, 2 maggio 2021

www.jazzahead.de

Nell’ambito del German Jazz Expo si è esibito il gruppo Edi Nulz che, a nostro parere, è stata la rivelazione di jazzahead! 2019. Il trio però si è allargato a settetto con il quartetto The Great Harry Hillman. Il risultato del connubio è il progetto The True Harry Nulz (foto 1) con due chitarre, due clarinetti bassi, due batterie e un basso.  All’inizio siamo rimasti un po’ spiazzati da sonorità rassicuranti a cui, conoscendo i musicisti del trio, non eravamo preparati. Poi l’esecuzione ha preso il volo grazie alla loro vocazione a uno sperimentalismo divertente e dadaista, ma estremamente rigoroso. I duetti tra le chitarre, i clarinetti bassi e le batterie lo hanno dimostrato in pieno.

La giornata conclusiva ha presentato meno concerti delle precedenti. Tra questi quello della big band di Hendrika Entzian (foto 2), contrabbassista e vincitrice del WDR Jazz Prize for Composition. Nello showcase girato per Arte e tramesso nel festival, Entzian e i suoi musicisti, hanno presentato i brani dell’album Marble uscito nell’aprile del 2020. Ottima la scrittura, che mostra confidenza con l’organico nell’alternanza fra tutti e momenti solisti, così come i componenti della formazione.

Concludiamo con il dibattito a cui hanno partecipato Corrado Beldì ed Enrico Bettinello (in basso nella foto 3) nel confronto tra la scena jazz italiana e quella spagnola. “La conferenza – spiega Beldì, presidente di I-Jazz – ha rappresentato un momento molto importante per il jazz italiano, in particolare per le politiche di esportazione del lavoro dei nostri musicisti. Un’attenzione che I-Jazz ha rivolto principalmente verso i giovani grazie a bandi dedicati agli Under 35. Per quanto riguarda l’auspicio di una maggiore presenza italiana a jazzahead!, è necessario poter aumentare le risorse, di questo stiamo parlando col MIC e con l’Italia Music Export di Siae. Per questo è utile la regolarità di showcase biennali: lo abbiamo fatto a Novara nel 2019 in occasione della European Jazz Conference, oltre che con gli Italian Jazz Days a Londra, Toronto e presto Stoccolma. Inoltre sarà importante stabilizzare la presenza italiana nel comitato artistico, come è stato in questo biennio con Maria Pia De Vito, direttrice artistica di Bergamo Jazz-Fondazione Donizetti. Quindi aumentare i momenti di formazione, come stiamo facendo ne “Il lavoro del jazz”, guidando i musicisti a candidarsi per il programma ufficiale dì jazzahead! 2022. “La prospettiva di confronto europeo – ha aggiunto Enrico Bettinello, che oltre a essere il curatore del progetto Nuova Generazione Jazz è anche l’unico italiano a sedere nel Board di Europe Jazz Network  – è sempre stimolante e l’idea di confrontarci con una realtà, come quella spagnola, che è ricca di talenti, ma sta ancora strutturandosi per un networking più efficace, ci fornisce nuovi elementi per fare dialogare gli artisti e le idee”. www.italiajazz/i-jazz

Infine sono già state annunciate le date di jazzahead! 2022 che si terrà a Brema dal 28 aprile al 1 maggio

Michele Manzotti

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