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Nel sabato di jazzahead! ritroviamo con piacere un musicista straordinario, il violinista francese Théo Ceccaldi, che avevamo ascoltato a Brema nel 2018 all’interno dell’ensemble Velvet Revolution del sassofonista Daniel Erdmann. Stavolta Ceccaldi ha coinvolto il fratello Valentin al violoncello e il chitarrista Guillaume Aknine in un progetto dedicato a Django Reinhardt in collaborazione con il festival jazz di Maisons Laffitte, Un trio che rilegge il grande repertorio di Hot Club de France e non solo, giocando sull’alternanza tra riproposta melodica e sonorità 2.0. Un risultato di grande efficacia: basti ascoltare Rythme future, Manoir des me reves e Blues en mineur.
E’ toccato al trio Lrk di Mosca (foto 2) inaugurare la presenza russa a jazzahead!. Il primo nome era Lebedev Revnyuk Kratsov Trio, ovvero nell’ordine i cognomi del pianista, del bassista e del batterista. E’ una formazione molto equilibrata nei compiti sonori degli strumentisti, con ottime ispirazioni melodiche che guardano ben oltre i confini nazionali. Nefertiti è invece un quartetto francese fondato nel 2013 con riconoscimenti importanti alle spalle. Delphine Deau (pianoforte), Camille Maussion (sax), Pedro Ferreira (contrabbasso) e Pierre Demange (batteria) si muovo a loro agio in territori armonico-ritmici attuali senza sfociare in sperimentazioni fini a loro stesse. Tutt’altra sonorità è quella proposta dal quartetto austriaco Synesthetic 4 che mescola jazz, funky, elettronica in esecuzioni che mostrano la vocazione alla ricerca, senza però rinunciare al rapporto con chi ascolta grazie a bravura tecnica e una dose di ironia.
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