(Krudtmejer Productions)
www.krudtmejer.com
La relazione continua! Sono decenni che, una volta giunti in Europa, una parte dei bluesmen neroamericani trovano una intesa con dei musicisti bianchi, avviando collaborazioni per esibizioni dal vivo, e dischi in alcuni casi divenuti necessari. Uno di quei bluesman conosciuti nel vecchio continente è uno dei due fratelli Burns, Jimmy, una vita artistica che dallo stato del Mississippi si è progredita a Chicago, mentre il fratello maggiore Eddie diventò un punto di riferimento per il blues di Detroit. Dopo un periodo intenso, Jimmy limitò la sua attività negli anni a cavallo fra i settanta e gli ottanta, suonando solo nei club di Chicago e dintorni, per poi tornare nel pieno delle sue facoltà da metà anni novanta. La sua discografia non è densa e il suo stile è un po’ lo specchio della sua personalità, perbene ma deciso, fraseggi di chitarra elettrica utili solo a complemento del suo canto per dare carattere ad un sobrio blues feeling. Ora Jimmy Burns ha un nuovo disco grazie alla intraprendenza del bassista danese Laust “Krudtmejer” Nielsen, dopo la loro conoscenza avvenuta nel 2013 per concerti nei paesi del nord Europa. Burns fu entusiasta della proposta, cosicché Laust ha messo insieme un combo di musicisti delle sue parti e le, The Chicago Sessions, si concretizzarono sia in uno studio di Copenaghen che in uno a Chicago, dove il musicista danese si recò a registrare il canto e la chitarra di Burns. Tre delle dieci tracce non hanno la relazione, canto e musica, perché l’anziano bluesman è stato invitato a menzionare con delle chiacchierate, alcuni momenti della sua vita, divisi in, Back In The Day, Waiting For The Bus, Chicago Avenue, sottotitolati (Jimmy’s Story PT I,II,III), il tutto accompagnato con discrezione da passi blues da una nutrita compagine di musicisti che si sono alternati alla chitarra e alla batteria, più un armonica e il basso dell’artefice del progetto, il suddetto Laust Nielsen. Le sessions si sono basate su note cover di blues e un autografo di Eddie Burns, il quale, vicino alla soglia ottuagenaria, non ha perso uno smalto espressivo. Nessuna cover risulta scontata, perché sono state reinterpretate con originalità. In Cold As Ice c’è un battito di mani al posto della batteria, Killing Floor ha un bel progressivo passo ritmico dietro a fraseggi di chitarra slide, Everyday I Have The Blues è quasi intimista, con l’apporto di una chitarra elettrica e una suonata slide, l’autografa Stranded In Clarksdale, è un ottimo slow blues con armonica, e I’m Ready è la rinnovata quintessenza del marchio Chicago blues. Una bella sorpresa.
Silvano Brambilla
Tracce
Cold As Ice
Killing Floor
Back In The Day (Jimmy’s Story PT I)
Everyday I Have The Blues
I Know You’re Gone
Stranded In Clarksdale
Mean Old Frisco
Waiting For The Bus (Jimmy’s Story PT II)
I’m Ready
Chicago Avenue (Jimmy’s Story PT III)
Tagged blues, Jimmy Burns, Laust Nielsen