(Edizioni Underground?)
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Pagg 332, Euro 15
La musica è un termine squisitamente femminile, però sembra spesso che la donna faccia fatica a venire accettata come musicista, rockstar o imprenditrice. Da questi dubbi necessari, la giornalista e speaker radiofonica Laura Pescatori ha costruito la sua ultima fatica letteraria: “Femita, femmine rock dello stivale”. Un viaggio nel panorama femminile musicale, attraverso interviste dirette e molto efficaci. Il corposo volume (oltre 300 pagine) cerca di analizzare il termine femminilità non solo come un genere musicale, ma come approccio, attitudine e stile di vita. L’autrice tratteggia ben trentanove personaggi femminili, spaziando nei variegati generi musicali. Ogni scheda è accompagnata da una foto, una serie di domande e dalle discografie complete. Si passa dai nomi storici come Giovanna Marini, Teresa De Sio, Jenny Sorrenti (che firma la prefazione), Elena Ledda, Jula De Palma alle voci significative degli anni novanta come Cristina Donà, Mara Redeghieri, Eva Poles, le Bambole di pezza, Mumble Rumble. C’è spazio per la regina del punk Rita “Lilth” Oberti, ai suoni sperimentali de Le Rivoltelle, Killin’ Baudelaire, The Cleopatras, Christine lX, sino ad arrivare alla nuova interessante ondata di cantautrici come Vanessa Tagliabue Yorke, Ilenia Volpe, Sabrina Napoleone, Erica Mou, Francesca Incudine, Gabriella Martinelli, Agnese Valle e Beatrice Campisi, solo per citarne alcune. Il racconto-intervista è appassionante, curato in maniera minuziosa, si vede che l’autrice ha ricercato a fondo per far emergere le forti personalità dei personaggi approfonditi. Chiude il volume la postfazione di Serena Abrami ( Voce femminile dei Leda), l’appendice di Massimo Pirrotta e la galleria fotografica di Renato Corsini con le storiche cantanti italiane. Un libro che consigliamo vivamente, del quale si sentiva il bisogno. Soprattutto un lavoro che ci aiuta a scoprire ulteriormente il vasto universo musicale femminile italiano, con tutte le sue varie sfaccettature, lontano dagli stereotipi e con la massima libertà.
Marco Sonaglia
Tagged Laura Pescatori, Musica femminile