(Appaloosa Records / Ird)
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Per presentare Andrea Parodi, ad i pochi appassionati di musica che ancora non lo conoscessero, non basta una semplice definizione. Nel corso di oltre vent’anni, infatti, è stato direttore artistico, promoter, conduttore di trasmissioni radiofoniche, collaboratore di alcuni periodici musicali nelle vesti di redattore, tutte attività che svolge ancora con profitto, e “last but not least”, cantautore, non certo prolifico in quantità, ma attento alla qualità dei suoi album. Il suo esordio discografico è avvenuto nel 2001, con Le Piscine di Fecchio, seguito nel 2007 da Soldati e nel 2010 da Chupadero!, a nome Barnetti Bros band, quartetto composto, oltre che dallo stesso Parodi, da Jono Manson, Massimo Bubola e Massimiliano Larocca. Il recentissimo Zabala è un progetto su cui Andrea stava lavorando da alcuni anni, visto che le prime session, effettuate in Texas, risalgono al 2013, ed è composto da dodici tracce originali completamente a sua firma. All’ottima riuscita di Zabala hanno contribuito una schiera di fenomenali musicisti, molti dei quali meritano una citazione ad personam. I chitarristi Larry Campbell (Bob Dylan, Levon Helm, Jorma Kaukonen), David Grissom (Joe Ely, John Mellencamp, Buddy Guy) e David Bromberg, i violinisti Steve Wickham (Waterboys), Carrie Rodriguez e Scarlet Rivera (Bob Dylan, Indigo Girls), David Immergluck al mandolino (Counting Crows), Joel Guzman, co-produttore con Andrea (Hammond B3 e fisarmonica), l’amico di sempre Bocephus King (voce e chitarra), la sezione ritmica composta da David Carrol (basso) e Brannon Temple (batteria), Tommy Mandel (Hammond B3), Radoslav Lorkovic (piano e fisarmonica) e Teresa Williams (voce). Citazione doverosa anche per i nostri connazionali Paolo Ercoli (dobro), Claudia Buzzetti (voce), Alex Kid Garriazzo (chitarra e voce) e Raffaele Kohler (tromba). In Where the Wild Horses Run, unica canzone in lingua inglese, già pubblicata su Chupadero con il testo in italiano, si alternano alla voce solista James McMurtry, Greg Brown, Sarah Lee Guthrie e Ryan Bingham. Andrea Parodi in Zabala riesce a fondere il suo lato legato alla passione per la musica d’autore italiana con le sonorità tipicamente roots/rock, country e tex/mex di derivazione americana, utilizzando una varietà di strumenti, ed una cura negli arrangiamenti, nonché nei testi, che rendono tutte le tracce degne di un attento e ripetuto ascolto. Zabala è un album di grande livello, ma reputiamo che, ben difficilmente, possa essere replicato dal vivo con la stessa intensità ed i caratteristici ed elaborati arrangiamenti che lo contraddistinguono. Sarà compito di Andrea Parodi e dei musicisti che lo accompagneranno nei concerti, cercare di costruire un nuovo “vestito sonoro”, magari meno complesso, ma che non alteri l’efficacia dei brani.
Stefano Tognoni
Tracce
Buon anno fratello
Elijah quando parla
I piani del signore
Where the wild horses run
Gabriela y Chava Moreno
Se vedessi la baia ora
C’è
Brasile
Tutti i pesci del mare
E` solo un fiore
Maya dei girasoli
Ninna nanna del maggio
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