Nicole Heartseeker & Mulo Francel – Forever Young (Glm Music)
Il tocco è classico, ma l’anima musicale è libera di inventare. La pianista tedesca Nicole Heartseeker ha trovato nel sassofonista e clarinettista (oltre che mandolinista) Mulo Francel il parter ideale per rileggere autori classici di varie epoche. Da Giulio Caccini ad Astor Piazzolla, passando per Haendel, Fauré e l’immancabile e perfetto per le riletture in jazz Johann Sebastian Bach, sono diciassette le tracce rilette con attenzione, rispetto e una grande musicalità di entrambi. Un jazz da camera se parafrasiamo il linguaggio classico, ma di grande fascino.
Irene Scardia – Una stanza tutta per me (Workin’ Label & Puglia Sounds Records / Ird)
Un’altra pianista, ma in questo caso per un progetto totalmente diverso. La salentina Irene Scardia si presenta in trio (Giampaolo Laurentaci al contrabbasso e Filippo Bubbico alla batteria) per proporre musiche da lei composte. Una serie di undici tracce che si presentano come altrettanti racconti di vita. Un flusso di emozioni e sensazioni personali che prende forma in musica con uno stile elegante, quasi un dialogo proposto da lei e dai suoi musicisti a chi ascolta. Basti ascoltare Aspettami, la traccia titolo, In viaggio, la conclusiva Chiara a cui partecipano flauto e archi.
Franca Barone – Be Kind (Irma Records)
La cantante compositrice pubblica un album in cui la vocalità si muove attraverso melodie generate da una creatività molto interessante. C’è il richiamo alle atmosfere da club dei Cinquanta e dei Sessanta, ma la sonorità è attuale così come le successioni armoniche che si muovono con molta spregiudicatezza. Un ruolo fondamentale nel sorreggere i brani è quello del pianista Edoardo Maggioni che usa spesso e volentieri (e in modo caretterizzante) il Fender Rhodes. Un disco da ascoltare con molto piacere specialmente in Underwater, Roommates in Law, I Really Need to Go.
Silvia Donati & Nova 40 – Vortice (Irma Records)
Stessa etichetta per un progetto completamente diverso da parte di un’altra cantante. Silvia Donati presenta la sua grande passione e attitudine per le sonorità brasiliane con un disco quasi interamente di originali. Tanto di cappello per questa scelta, dato che spesso in questi casi si ascoltano i soliti (pur graditissimi) standard. Ben affiancata nell’interpretazione e nella scrittura da un gruppo di musicisti eccellenti, Silvia Donati realizza un disco per chi ama il genere, ma anche per gli adepti della lounge. Consigliamo Fale claro, Sim ou Nao, Sampinho.
D’Amico Da Ros Duo – di Crepe, di Sogni, di Futili Desideri (Emme Produzioni Musicali)
Il suo voce femminile-contrabbasso ha un illustre precedente in Italia, quello del progetto Musica Nuda. Ma Gabriella D’Amico e Guido Da Ros vanno molto più avanti mettendo in gioco non solo la loro forza interpretativa, ma anche quella della scrittura. Brani che mescolano il jazz e l’elettronica con il cantautorato e il cui risultato è quello di una visione non solo estetica, ma anche drammaturgica della proposta grazie ai testi e alla voce di D’Amico. La coppia musicale funziona con tracce molto interessanti quali Non Credo ai Martiri, Cannibali, Genio.
Sara Simionato 4tet – Under See (Emme Produzioni Musicali)
Concludiamo con un’altra cantante, che a volte in questa incisione si siede al pianoforte chiudendo così il cerchio con il primo disco di questa nostra serie. Nella formazione di Sara Simionato la classica è ben presente così come il jazz e il gusto del canto confidenziale. Affiancata da Francesco Pollon alle tastiere, Luca Zennaro alla chitarra e Cristian Tiozzo Caenazzo Azzolin alla batteria, Simionato propone una serie di tracce che anche in questo caso ci portano in un’atmosfera di jazz da camera. Segnaliamo le ottime Fare Thee Well, When The Night Gets Colder, Trees.
Michele Manzotti
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