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foto (c) Andrea Font
Il disco è in arrivo. L’11 giugno sarà disponibile infatti Hardcore From The Heart della cantautrice catalana Joana Serrat. Un album (Loose Music / Goodfellas) che avevamo ascoltato in anteprima e recensito su queste pagine dopo aver scoperto la sua bravura all’Americana Uk Festival. La nuova produzione arriva dopo Dripping Springs del 2017 ed è stata realizzata al Redwood Studio di Denton, Texas sotto la guida di Ted Young.
Lei vive vicino a Barcellona, come mai ha scelto il genere Americana per i suoi brani?
“Sono nata in una casa piena di musica: mio padre ascoltava tutti i generi e suonava brani di Neil Young. Non sapevo cosa stesse dicendo il testo, ma la musica ha il potere di farti capire un brano anche se non capisci le parole. Oltre a Young ascoltavamo Bob Dylan e The Band, e quando sono cresciuta ho iniziato a seguire altri generi e altri artisti (come Pj Harvey). Successivamente ho deciso di approfondire il linguaggio folk: è stato quando a 22 anni vidi il documentario di Bob Dylan Don’t Look Back. E’ stata la prima volta che mi sono veramente appassionata a Dylan e a coloro che sono venuti prima di lui come Pete Seeger e Woody Guthrie. Penso che tutti questi musicisti che ho ascoltato abbiano avuto una grande influenza sul mio suono”.
Che sensazione ha provato quando ha registrato l’album negli Stati Uniti. Ha trovato qualcuno che l’ha aiutata a trovare il suono giusto?
“Ogni album ha rappresentato un momento specifico nella mia storia, La mia prima esperienza oltreoceano è stata nel Québec a Montreal quando ho inciso Dripping Springs. Avevo già un suono in testa, ma avevo necessità con il nuovo album di maturare. Ero una fan di Israel Nash e ritenevo che fosse il perfetto obiettivo per me: Ted Young era la figura chiave per arrivare a quel suono. Lui mi ha diretto in modo adeguato facendo in modo che le mie canzoni andassero oltre l’obiettivo. Era difficile per me arrivare a quel livello, ma abbiamo parlato molto delle musiche che stavo ascoltando in quel periodo e della mia visione di quali suoni potessero avere le canzoni. E stato facile con lui: alla fine sono stati i miei brani e il mio suono, ma lui ha fatto in modo che lo diventassero”.
In Spagna, o nella stessa Catalogna, c’è interesse verso la sua musica e il suo stile?
“Si sono molto contenta, ho sempre cantato in inglese e avendo molto sostegno. Se uno fa un certo tipo di carriera è anche perché ci sono molte persone dietro che lo permettono. Chi lo ha fatto ha ritenuto che avessi qualcosa da dire e ovviamente bisogna che ci siano molte opzioni perché i musicisti riescano a suonare”.
L’Americana Uk Festival si è dovuto svolgere da remoto: quali sensazioni e riscontri ha avuto dopo la sua esibizione?
“Molte persone mi hanno scritto e i riscontri sono stati favorevoli, E’ stata una bella opportunità e non volevo perderla. La mia carriera musicale è stata costruita un gradino dopo l’altro: avevo buone aspettative in questo festival anche in vista del disco”
Parliamo degli argomenti delle canzoni: sono personali o preferisce parlare di ciò che ci circonda?
“In questo album parlo molto di me e le canzoni sono autobiografiche. Quando incidevo il disco ho percepito una sensazione di esilio: allora ho incominciato a pensare alla mia vita come era e come poteva essere, così come il fatto di vivere negli Stati Uniti e di poter riuscire a suonare con bravi musicisti. Loro hanno avuto un grosso impatto su di me. E’ stato un lungo processo da affrontare sia negli Stati Uniti sia a casa, Tanti pensieri, anche in contraddizione tra loro, per riuscire alla fine a descrivere bene me stessa”.
Parliamo del futuro: compatibilmente con i tempi che viviamo ha già date fissate per concerti dal vivo?
“E’ una situazione difficile. Sono pronta a presentare l’album e ho un’ottima band con me. Ho voglia di andare in tour in Europa e ovviamente anche in Italia: ho suonato solo una volta a Roma in acustico due anni fa. Al momento ho offerte dal Nord Europa, ma per ora senza conferme in attesa che la situazione migliori e che non dipende da noi. Mi potete seguire sui social per vedere le mie date quando saranno fissate definitivamente”.
Michele Manzotti
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