(Produzione indipendente)
www.linocannavacciuolo.it
La rilettura delle forme musicali è alla base del lavoro di questo violinista, uno dei più apprezzati strumentisti della scena folk napoletana, con esperienze insieme a Peppe Barra (lo ricordiamo sul palco del Premo Ciampi 2001), Luca De Filippo e Roberto De Simone oltre che fondatore del Solis String Quartet. Ad affiancare il solista in questa avventura tre strumentisti di valore come Alessandro D’Alessandro all’organetto, Damiano Davide al pianoforte e Gabriella Grossi al sax baritono. Le composizioni di Cannavacciuolo sono, come già detto ispirate, a forme che sono patrimonio sia della tradizione colta sia di quella popolare. Una suite di dieci tracce che rappresenta un viaggio a ritroso nel passato che Cannavacciuolo vuole rendere attuale. La sua lettura è legata a una musica descrittiva, quasi da colonna sonora (esperienza che lo ha visto protagonista con successo più volte) come già appare chiaro dalle prime tracce (Ouverture e Danza). Cannavacciuolo si avvale principalmente del modo minore per dare vita alle sue idee musicali. Tra le tracce segnaliamo Notturno, Moto perpetuo, Tarantella seicentesca. Un disco consigliato a chi ama i suoni per immagini anche se le intenzioni di questo disco non sono tali. Se un solista del suo rango si rivolgerà a un’anima più autenticamente folk e a una maggiore solarità, sarà sicuramente molto interessante.
Michele Manzotti