(Blue Dot Records)
anthonypaule.com
Scelta migliore non poteva essere fatta. Parliamo delle belle foto fronte e retro di questo cd del soulman neroamericano. Nella foto di copertina è stato fotografato mentre sta salutando il caloroso pubblico dal palco del Festival di Porretta, un saluto che oggi risulta purtroppo come un addio per sempre, certificato anche dalla foto sul retro del digipak, dove su una sedia sono rimaste tracce della sue esistenza, una giacca, un bicchiere mezzo pieno, un pacchetto di sigarette, mentre lui è dentro una foto appesa al muro. Sono momenti dove un po’ di tristezza ci ha assalito. Wee Willie Walker è scomparso nel novembre del 2019, pochi giorni dopo aver finito queste registrazioni. Musicalmente lo avevamo conosciuto verso la fine degli anni ottanta, con un vinile, Southern Soul Stock vol.1, in condivisione con il cantante/tastierista soul-blues, Kip Anderson, dove venivano riprese delle sue incisioni degli anni sessanta per Goldwax e Checker, uscite su 45 giri che, pur con poca considerazione, hanno contribuito a rendere immortale la musica soul, ma poi più nulla, fino a qualche anno fa, quando è stato riconosciuto nelle bolgie delle blues cruise, mentre faceva quello che ha sempre fatto, il cantante. Da quel momento la sua carriera avara di riconoscimenti, ha finalmente ricevuto le attenzioni che merita, dopo qualche disco con i Butanes, un altro grazie a Rick Estrin, Jim Pugh e Kid Andersen, dal 2015 c’è stato l’inizio del sodalizio con il chitarrista Anthony Paule Soul Orchestra (house band per cinque anni del Porretta Soul Festival) e sua moglie Christine Vitale per la parte gestionale/promozionale. Concerti ovunque, partecipazioni anche al suddetto Festival, e due ottimi dischi, After A While del 2017, e questo. Sono passati tanti anni, ma Wee Willie Walker è rimasto fino alla fine un esemplare esponente della più genuina soul e r&b music, messa in evidenza anche qui dal gran lavoro di Anthony Paule e della sua orchestra, allargata con le voci del gruppo gospel, The Sons Of The Soul Revivers e una più ampia sezione fiati, senza dimenticare il produttore Jim Gaines. Inconsapevolmente tutto questo valido schieramento di forze, è stato per l’ultima volta per un cantante dalla faccia bonaria e da sempre coerente con indiscutibili valori musicali. Tutte e quattordici le tracce vivono di quella magnetica classicità senza tempo, ad iniziare da, Don’t Let Me Get In Your Way, un trascinate r&b che a Porretta e non solo, farebbe già alzare in piedi il pubblico, che poi rimarrebbe in piedi a dondolarsi con la ballad, Over And Over. Ottima è anche, What Is It We’re Not Talking About?, Wee Willie Walker è grandioso nella interpretazione, con la complicità delle voci e di tutta l’orchestra. Altra soul ballad è, Darling Mine, pregna di feeling, che fuoriesce anche dalla chitarra di Anthony Paule, mentre, Warm To Cool To Cold (ripreso dal repertorio anni sessanta di Willie Walker), è stato rivisitato con un bel passo shuffle. L’alternanza fra momenti ritmici e ballad è una costante del disco, avanti dunque con l’intimista, Let The Lady Dance, con Heartbreak (la cantava anche Nappy Brown), lo slow blues, Suffering With The Blues, lo strumentale, Almost Memphis, e l’ultimo passo a tempo medio di Till You’ve Walked In My Shoes. E’ stato un gran piacere aver ritrovato Wee Willie Walker, rimarrà sempre fra i nostri ripetuti ascolti!
Silvano Brambilla
Tracce
A Word From Willie
Don’t Let Me Get In Your Way
Over And Over
Real Good Lie
What Is It We’re Not talking About?
Darling Mine
I’m Just Like You
Make Your Own Good News
Warm To Cool To Cold
Let The Lady Dance
Heartbreak
Suffering With The Blues
Almost Memphis
‘Til You’ve Walked In My Shoes
Tagged Anthony Paule, Porretta Soul, Soul, Wee Willie Walker