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foto 1 e 2 Stefano Cicconetti
Il lavoro sul progetto Giornale di bordo vede Antonello Salis affiancato da Paolo Angeli alla sua chitarra con corde aggiunte, Gavino Murgia al sax soprano e alla voce e Hamid Drake alla batteria. Il disco non è recente, ma la sua proposta dal vivo è sempre un’ottima occasione proprio per la sua peculiarità sonora. Salis si esibisce a pianoforte e a tastiere oltre che alla consueta fisarmonica, mentre alla chitarra di Angeli sono affidate spesso le funzioni del basso. Un mondo di suoni e volumi che spesso danno l’idea di un caos organizzato. Come quello che rappresenta il mare, a cui sono dedicate le tracce, con un particolare omaggio alla terra sarda la cui evocazione è particolarmente evidente nel sax e nella voce di Murgia che riprende le atmosfere del canto dei tenores.
Dal vivo talvolta questa massa di volume, che mette in luce le grandi capacità tecniche dei protagonisti, a volte può apparire non adeguato per godere dei singoli momenti musicali. La serata, organizzata da Musica per Roma alla Casa del Jazz, riesce comunque a convincere per la bravura dei musicisti e per la qualità delle composizioni come Corsicana tarantina, Fritto misto, I quattro con l’Ave Maria, e altre in cui entrano tante influenze dal Mediterraneo alla Louisiana. Salis è il consueto funambolo e se lo può permettere grazie a una grande capacità tecnica che conquista con merito il pubblico. Così come i suoi colleghi e un progetto di qualità-
Michele Manzotti
I quattro protagonisti nella foto d’archivio di Roberto CIfarelli
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