(Appaloosa / Ird)
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Lo statunitense Neilson Hubbard, originario di Jackson, capitale dello stato del Mississippi, ma da molto tempo di base a Nashville, è un’artista di una versatilità fuori dal comune. Produttore e regista cinematografico, fotografo, produttore discografico ma anche, e questa è la veste, ora, per noi più importante, cantante e autore, con i suoi The Orphan Brigade o, come in questo caso, solista. Il recentissimo Digging Up The Scars, pubblicato grazie all’ottima iniziativa dell’Appaloosa, italianissima etichetta di cui è giusto andar fieri, è il suo ottavo progetto solista e contiene undici brani originali, firmati dallo stesso Hubbard o scritti a quattro mani con il co-produttore Ben Glover ed in un paio di casi, con altri autori. Oltre a Ben Glover, dagli The Orphan Brigade è stato “arruolato” anche Joshua Britt al mandolino. All’ottima riuscita di Digging Up The Scars hanno collaborato musicisti dal curriculum invidiabile, quali Will Kimbrough alla chitarra (Shemekia Copeland, Grayson Capps,Marshall Chapman, Jimmy Buffett, Mary Gauthier), Danny Mitchell alle tastiere (Mary Gauthier, Caroline Spence, Michael McDermott, Midge Ure), Michael Rinne al basso (Johnny Reid, Mary Gauthier, Mac Gayden), Juan Solorzano alla lap steel (Devon Gilfillian, Becca Mancari, Ben Glover) e Flint McCullum alla batteria. Come consuetudine di Appaloosa, il cd è arricchito da un esaustivo libretto contenente i testi in lingua originale e le relative traduzioni. Digging Up The Scars non è un album banale, richiede un attento ascolto per apprezzarne maggiormente scelte musicali ed arrangiamenti, meglio se accompagnandosi con la lettura dei testi, volutamente essenziale, maturo, intimo e riflessivo, imparerete ad apprezzarlo ascolto dopo ascolto, a conferma delle pregevoli doti di songwriter di Neilson Hubbard notevole anche nella veste di cantante.
Stefano Tognoni
Tracce
Our DNA
Where you been
Digging up the scars
Love will drown you in the wake
The end of the road
Fall into my arms
Wide eyed sailing
Don’t make me bag
Nobody was home
Before the moments gone
Slipping away
Tagged Americana, Neilson Hubbard