il popolodelblues

The state I'm in

In onore di Charlie Watts (1941-2021)

24 agosto 2021 by Michele Manzotti in The state I'm in

Il Popolo del Blues ricorda Charlie Watts proponendo la recensione del concerto dei Rolling Stones a Londra nel 2013. La foto è stata scattata in quella occasione

Non è certo un caso che oggi i Rolling Stones abbiano scelto Hyde Park per due concerti. Qui, il 5 luglio del 1969, celebrarono l’amico Brian Jones che era scomparso due giorni prima. Gli Stones si presentarono sul palco con il nuovo chitarrista Mick Taylor e Mick Jagger recitò una poesia di Shelley prima di liberare nell’aria 2000 farfalle bianche. Per ricreare quell’atmosfera, Jagger e Keith Richards hanno voluto mettere modelli di alberi vicino al palco, più precisamente due querce. Ovviamente negli anni molti arbusti erano stati tagliati e ripiantati, ma gli Stones si sono ricordati di quel momento che trascendeva la musica nel loro debutto nel parco londinese. Ma sono le canzoni le grandi protagoniste di un concerto del gruppo che ha festeggiato i 50 anni di carriera. Ed ecco che la prima delle due date fissate ad Hyde Park, esaurite in poco tempo dopo l’inizio della prevendita, ha riproposto per buona parte la fortunata scaletta del festival di Glastonbury. Il momento, come definito dagli organizzatori, più emozionante della lunga storia della rassegna conclusa qualche giorno fa. E quindi ecco un torrente di classici, a partire dalla spettacolare ‘Start Me Up’ che ha aperto le danze. Seguita da quello che non è forse non è uno dei brani più emozionanti, ma che è un vero e proprio manifesto come ‘It’s Only Rock ‘n’ Roll (But I Like It)’. E via via tanti titoli scelti apposta per divertire e far ballare il pubblico che è venuto da tutta Europa. Da ‘Paint It Black’ a ‘Honky Tonk Woman’, da ‘Gimme Shelter’ a ‘Simpathy for the Devil’, da ‘Jumpin’ Jack Flash’ a ‘Brown Sugar’. Jagger sul palco non sembra sentire il peso degli anni, anzi sembra sempre più a suo agio. In questo coadiuvato dallo stile chitarristico di Richards sempre preciso e funzionale ai brani che d’altra parte sono firmati da lui e dal cantante. L’altro grande vecchio Charlie Watts picchia sui tamburi con regolarità impressionante, mentre Ronnie Wood non per niente è il perfetto partner di lavoro per gli altri con la sua chitarra solista. Tra gli ospiti il già citato Mick Taylor, la cui presenza ha permesso di rievocare l’anima più autenticamente blues del gruppo. Alla fine, dopo due ore di musica ininterrotta, grande festa per ‘Satisfaction’. Una soddisfazione che ha accomunato tutti, musicisti e spettatori. Perché il Rock’n'Roll, a questi livelli, non può che far rimanere giovani.

Michele Manzotti

Tagged , , ,

Related Posts