(Put Together Music)
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Un uomo, un artista, dalle mille risorse, nella musica come nell’imprenditoria. E’ stato Direttore Artistico delle etichette discografiche, Rhino e poi della sussidiaria Shout, lavorando con eminenze grigie della musica come: Solomon Burke, John Lee Hooker, Quincy Jones, Johnny Guitar Watson. E’ stato nel consiglio della Rock and Roll Of Fame and Museum, nel 2007 ha fondato Freshwire specializzata in marketing digitale per le aziende, è o è stato vice Presidente del consiglio di amministrazione di una società di servizi di salute mentale, ed è figlio di Wally Amos ex noto agente musicale e in seguito creatore della marca di biscotti che porta il suo cognome. E non è finita, perché è ministro della chiesa Universal Life Church (da qui il titolo di Reverend), ma non è un cantante/musicista di musica sacra, perché la sua attività artistica è legata più alla musica secolare, dunque il blues che, a suo dire, si mise a suonarlo dopo un occasionale concerto durante un soggiorno in Italia! Il blues l’ha sempre seguito, ma forse per gli impegni di cui sopra, non ha mai avuto il tempo di vestire gli abiti da bluesman con più continuità. Dal 2013 però lo ha fatto; voglio preservare e onorare le radici della grande forma classica americana. Canta e suona l’armonica, e con o senza il suo gruppo, i Brotherhood, continua attraverso i dischi a percorrere avanti e indietro i corridoi blues, altre realtà black e roots music. Una delle sue qualità è quella di non replicare la stessa situazione stilistica fra un disco e l’altro, e la dimostrazione sta in questo suo nuovo lavoro, il quarto, spogliato di orpelli e caricato di quella voglia di confrontarsi con degli standard del blues nel tempo già spremuti da tutti o quasi, ma con lui il pericolo dell’omologazione non c’è stato. Accompagnato solo dal suo fido chitarrista, Chris “Doctor” Roberts, The Reverend, ha pescato nel repertorio di icone del blues come: Willie Dixon (due pezzi), Muddy Waters (tre pezzi), Howlin Wolf, John Lee Hooker, Little Walter e Lester Butler (un pezzo da ciascuno). Le rivisitazioni hanno in comune una conduzione minimalista, grezza e sempre tesa alla ricerca di una spontaneità che sta alle origini del blues e dunque dei pezzi scelti. Spoonful (Dixon) rivive di un passo elettrico distorto e attualissimo, Goin’ To The Church è del più sconosciuto del lotto di nomi, si tratta di Lester Butler, ex cantante e armonicista dei Red Devils scomparso nel 1998, Shawn Amos ne ha fatto una versione ritmicamente ipnotica. Si continua con una ambientazione elettrica, orchestrata per Color And Kind (Wolf) dalla tensione continua, e da Servers Me Right To Suffer (Hooker) scura e sinistra. Notevole poi il mutamento in acustico per Little Anna Mae (Muddy Waters), Can’t Hold Out Much Longer(Little Walter) e del traditional Baby Please Don’t Go. Shawn Amos è un portabandiera della nuova generazione del blues.
Silvano Brambilla
Tracce
Spoonful
Goin’ To The Church
Still A Fool
Color And Kind
Servers Me Right To Suffer
I’m Ready
Baby Please Don’t Go
Can’t Hold Out Much Longer
Hoochie Coochie Man
Little Anna Mae
Tagged blues, The Reverend Shawn Amos