(Vrec music label / Audioglobe)
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Andrea Chimenti, a sei anni dal precedente “Yuri” , torna con un nuovo lavoro di grande ispirazione. Dieci tracce, due scritte con Antonio Aiazzi e una con Cristiano Roversi (basso, synth, progr, pianoforte) che ha prodotto il disco insieme a Chimenti. Si inizia con le atmosfere cupe di “Dove ho posto il mio amore” (“E dove si radunano gli avvoltoi è lì che ho posto il mio amore, in questo cibo sbiascicato e sputato in faccia al mondo”), Chimenti declama, il pianoforte e i fiati di David Jackson si intrecciano e portano a un’esplosione di chitarre elettriche. “In eterno” (“E mentre stendo i panni ad asciugare in riva al mondo che si argina col mare, ti avvicini e mi dici resta ancora un po’ in eterno”) ha una batteria che tratteggia il pezzo insieme a una chitarra in delay e al synth, con un ritornello in inglese, preso in prestito da un sonetto di Shakespeare. “Beatissimo” (“Beatissima partenza che del ritorno è il sogno, beatissima rinuncia di chi possiede il mondo, beato questo mio viaggio che sono in viaggio ancora”) è una sorta di preghiera laica sostenuta dal pianoforte, violoncello e clarinetto. Si ritorna all’oscuro con “Ky” ( “La chiusura di un cerchio sul punto lontano di partenza, è l’uomo scimmia con una mano fruga il mondo e con l’altra fa la penitenza”) , batteria serrata, basso pulsante e un senso di misticismo che avvolge il brano. “Bimbo” (“Se cantiamo insieme la notte che fa, un bimbo guerriero paura non ha, un bimbo guerriero sa sempre lottare contro il deserto, la notte e il mare”) è una nenia malinconica con un bel gioco di archi, chitarra acustica e pianoforte. “Milioni ” ( “Milioni di navi col vento a solcare gli oceani e di carovane attraverso le lan9de desertiche”) uscita come singolo, è un brano lineare, di pop efficace, con un ritornello travolgente. Si passa alla bellissima atmosfera da murder ballad con ” Allodola nera” ( “Vieni sul ciglio del mondo che ha pianto ad ogni partenza, sdraiata in un giaciglio di sogno perchè d’amore non puoi farne senza, aspettando il suo ritorno col sole o la pioggia e nella tormenta”) dove la voce popolare di Ginevra Di Marco si amalgama perfettamente con la voce calda di Chimenti. Si sperimenta con “Garcia” (“La vita e la morte, la sintesi del mondo, che in spazi profondi si guardano e si abbracciano”) un libero adattamento di una poesia di Lorca a tratti incalzante, con pennellate di blues che sfociano nel prog e David Jackson (ex VDGG) protagonista. La voce di Chimenti diventa forza narrativa in “Felice” ( “Cosa importa disse guardando le stelle e colse quella all’orizzonte luminosa e se la mise sulla fronte, tutti pensarono fosse un dio, ma lui non si lasciò sedurre”) con la fisarmonica di Aiazzi che ricama un tappetto ossessivo. La successiva “Oltremare” ( “Canto la mia terra, sono soltanto un’ombra tra le case, sono il vento che muove l’immenso mare oltre il bene, oltre il male, le pianure infinite, il deserto e la fine”) è un pezzo suggestivo con pianoforte, sassofono, chitarra classica e un’interpretazione vocale intensa e sofferta. Chiude il disco “Niente è impossibile” traccia strumentale elettronica con synth e batteria. Un ottimo ritorno per un disco impegnativo, denso, dove esce il miglior Chimenti, quello delle avvolgenti atmosfere su testi di alto livello. Tra il deserto, la notte e il mare, c’è anche il tempo per sognare.
Marco Sonaglia
Tracce
Dove ho posto il mio amore (con David Jackson)
In eterno
Beatissimo
KY
Bimbo
Milioni (con David Jackson)
Allodola nera (con Ginevra Di Marco)
Garcia (con David Jackson)
Felice
Oltremare
Niente è impossibile (cd bonus track)
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