(Ruf Records)
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Nel 2019 è stato acclamato come una delle migliori sorprese con il disco d’esordio Left My Soul In Memphis. L’etichetta tedesca Ruf, capito al volo il potenziale di quel ragazzo di Atlanta (Georgia) dal curioso soprannome di Eddie 9V, se lo è accaparrato, pubblicando il recente, Little Black Flies. L’effetto sorpresa è rimasto, per come un giovane bianco, cantante chitarrista di ventiquattro anni, abbia una così forte congiunzione con il passato glorioso a marchio black (anche l’abbigliamento è vintage), ma non per spirito imitativo, piuttosto per una smisurata passione che generava soprattutto impulsi naturali. Ecco una sua dichiarazione: la maggior parte delle registrazioni di oggi non ha anima, quindi ho preso ispirazione dai vecchi dischi di Albert Collins, Otis Rush, Mike Bloomfield, e come loro anch’io amo fare in studio tutto dal vivo senza sovraincisioni, e se facciamo un errore, andiamo avanti. Sa il fatto suo il ragazzo che all’anagrafe è Brooks Mason, nominativo con cui si è identificato fino a quando è stato componente dei Georgia Flood, gruppo che ha rappresentato l’Atlanta Blues Society ad una edizione dell’International Blues Challenge. Poi la svolta, si mette in proprio e diventa Eddie 9V, incide due dischi, oltre a quello sopracitato, Way Down The Alley uscito l’anno scorso, ed ecco che la sua storia è già tracciata, una storia che inizia da ragazzo dove è impossibile non respirare quella seducente miscellanea di sonorità nere e bianche, profane e sacre, che solo gli stati meridionali degli States sanno emanare. Il disco non ha soluzione di continuità, un pezzo via l’altro, con Eddie 9V che canta e suona in maniera autentica e sincera, fino all’eccesso nella continua ricerca dell’istinto, sempre spalleggiato dal fratello Lane Kelly, produttore, autore e bassista, e accompagnato da un manipolo di noti musicisti della Georgia, fra i quali il chitarrista Cody Matlock e il bassista, attualmente della Tedeschi Trucks Band, Brandon Boone, verosimilmente tutti presenti in studio in una atmosfera di festa fra amici che si alternano agli strumenti. Tre, due, uno, e via alle registrazioni subito con la title track, pregna di un’anima soul contagiosa, anima che poi trasuda di un bluesaccio, She Got Some Money, sporco al punto giusto fra il bottleneck che Eddie 9V fa scivolare sulle corde della sua Gibson 335, e l’armonica di Jackson Allen. E’ uno shuffle ora a trascinare l’ascolto, Dog Me Around, ma è il lungo slow blues, Don’t Come Around This House, a farci considerare che questo giovane ragazzo bianco del sud è posseduto dalla musica del diavolo! In 3AM In Chicago, suona note blues e canta come un soulman, e continuando incessantemente mette lì un blues dal forte accento dove chiama l’assolo di chitarra di Cody Matlock. Nell’immaginario c’è l’ombra di John Lee Hooker che si aggira nello studio quando viene eseguito, Back On My Feet, per poi lasciare spazio ad un altro graditissimo slow, Columbus Zoo Blues, e terminare con una travolgente versione di You Don’t Have To Go. Senza alcun dubbio, Little Black Flies di Eddie 9V, concorre al miglior disco dell’anno.
Silvano Brambilla
Tracce
Little Black Flies
She Got Some Money
Dog Me Around
Don’t Come Around This House
Travelin’ Man
3AM In Chicago
Reach Into Your Heart
Miss James
Back On My Feet
Puttin’ The Kids To Bed
Columbus Zoo Blues
You Don’t Have To Go