www.delloscompiglio.org
foto (c) Angelica D’Agliano – Tenuta dello Scompiglio
Il nome Caterina Medici non va confuso con quello di Caterina de’ Medici. Non parliamo di una regnante, ma di una donna del popolo che dopo una vita travagliata fu mandata al rogo a Milano per stregoneria. Durante il processo, la cui sentenza era già scritta, non negò le accuse di aver creato la morte del suo amante e venne dichiarata Impurissima foemina. E’ proprio questo il titolo dello spetttacolo in prima assoluta per sette musicisti performer che è stato messo in scena allo spazio performativo della Tenuta dello Scompiglio (Vorno, in Lucchesia). Un ritorno all’attività concertistica della struttura, per la direzione artistica di Antonio Caggiano, con l’ensemble Ars Ludi, fresco vincitore del Leone d’Argento allla Biennale musica di Venezia, e il gruppo vocale femminile Faraualla. La vicenda sonora di Caterina Medici ”abbruciata viva in Milano come strega famosa” è narrata attraverso brani contemporanei accompagnati da altri di secoli passati (Machault, de Victoria, Purcell) modellati e trasformati a seconda delle tappe della vicenda. Alle quattro cantanti di Faraualla è affidata quindi una miscela di espressioni sacre con altre profane, esoteriche e demoniache che prendono spesso spunto dalla tradizione popolare del nostro meridione,
I tre percussionisti di Ars Ludi utilizzano una moltitudine di strumenti dai più consueti ad altri più rari, ma sono anche coprotagonisti dell’azione scenica con gesti del corpo e versi del viso. La combinazione risulta di grande fascino e sicuro efffetto, nonostanta la parola non abbia un ruolo primario. E’ stata comunque utile l’introduzione di Guido Barbieri per conoscere una storia passata sotto silenzio, come le tante delle presunte streghe messe a morte nell’arco di tre secoli a Milano. Voci, pelli e metalli si sono plasmati per narrarla in un modo inconsueto, ma che ha colpito testa e cuore.
Michele Manzotti
Tagged Ars Ludi Ensemble, Faraualla, Tenuta dello Scompiglio