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Popforzombie – Cose Piccole

10 novembre 2021 by Marco Sonaglia in Dischi, Recensioni

(Vrec / Audioglobe)
www.facebook.com/popforzombie

Dopo l’ep uscito nel 2020, tornano i Popforzombie con un disco registrato nel primo Lockdown. La band torinese ci regala dieci tracce in bilico tra canzone d’autore e richiami pop con l’aiuto di alcuni preziosi ospiti. Un arpeggio di chitarra acustica apre “Canzone inutile” (“Non ne voglio di vittorie che appassiscono come fiori, a me perdere un pò piace è una mia contraddizione”) dove la voce del leader Paolo Passera Poli si intreccia con quella di Andrea Chimenti in un crescendo di suoni, ” Il codice degli uomini” (“Imparerai a capire come faremmo a vedere la luce se non avessimo dentro gli occhi un poco di dolore?”) è una ballad malinconica sostenuta dalla chitarra e dai sintetizzatori. Una chitarra classica dona dolcezza e bellezza a “La mia Anima e il tuo Corpo” (“Quanto sono stato bene nel nascondere le lacrime sotto la tua linea di galleggiamento e vorrei saper cantare non cantando mai le canzoni che ho dimenticato e che ora mi confondo in questo buco che che è pieno di vuoto, in questo odore di sangue versato, rumore di legno bruciato, dolore di tempo sprecato”) che piano piano cresce quasi come un bolero ed è impreziosita dalla bella voce di Davide Tosches. “Reitia” (“E ancora proteggi le caviglie dei nostri animali, il passo debole dei nostri vecchi, le gambe bianche dei nostri bambini, che la strada è lunga e ancora ci tocca di andare, ci sarà sale in fondo alla miniera e non solo sassi e non solo paura della febbre cattiva che viene dal mare e ci vuole toccare.. Che quest’anno anche l’erba nei pascoli è morta di gelo e noi non abbiamo nessuno e non siamo nessuno, ma io qui mi dico non c’è verità, non c’è religione nella povertà, non c’è redenzione”) è sicuramente una delle canzoni migliori , straziante, dolorosa, un brano che non sfigurerebbe affatto nei primi dischi di De Gregori. Si prosegue con “Canzone sciocca” (“Qualcuno ti ha detto che gli arcobaleni ricordano vecchie promesse e che c’è un patto firmato da tutti che non lo possiamo slegare”) quasi una filastrocca con chitarra classica e la voce di Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione a creare nuovi colori vocali. “Paglia” (“Bene hai combattuto per entrare in un convento, ma lo sai io mi accontento di restare solo con l’alloro del giardino che coi suoi rami legati sembra che abbia voglia di cadere e invece non lo fa”) vede la collaborazione di Leonardo Laviano de la stanza di Greta alla voce che si amalga bene con quella di Poli, sempre in un tappeto di atmosfera classica coadiuvata dagli archi. Tocca a Flavio Ferri dei Delta V a duettare in “400 Ppm” ( “Dovremmo fare qualcosa, conquistare un piccolo paese e assediarne le chiese, senza bloccare le starde che la gente deve andare a lavorare e non è giusto farla aspettare”) dove emerge una forte connotazione pop, ancora un altro ospite in “Outis” ( “La mia nave diventa pietra sul fondo del mare , come il legno diventa una zattera o un letto nuziale”) con Cosimo Malgioglio degli Assist alla voce in bilico tra sonorità acustiche ed elettroniche. Chitarra acustica in primo piano per “Magia ( “Forse soltanto un dio geloso che prende tutti e porta via, non c’è meccanica, non c’è più musica, non c’è poesia, se cancelassimo tutto resterebbe solo la magia”) che lascia il finale a “I santi” (“E di nuovo non sai se hai pieni i polmoni o se il fiato l’hai perso tutto per aver troppo pianto, per aver troppo riso , la mente si vuota e non fa distinzioni , tu forse sei il servo o forse sei il figlio dei padroni”) delicatissima ballad quasi sognante. Un lavoro decisamente originale, che guarda con amore alla storica canzone d’autore italiana, senza però tralasciare il futuro , con un livello veramente altissimo dei testi e gli arrangiamenti minimali, ma efficaci. Lunga vita ai Popforzombie, cose piccole che accarezzano l’anima.

Marco Sonaglia

 

Tracce

Canzone inutile (con Andrea Chimenti)

I codici degli uomini

La mia anima e il tuo corpo (con Davide Tosches)

Reitia

Canzone sciocca (con Tommaso Cerasuolo)

Paglia (con Leonardo Laviano)

400 Ppm (con Flavio Ferri)

Otis (con Cosimo Malorgio)

Magia

I santi

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