(Pravda Records)
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Un titolo molto lungo per un contenuto che arriva al termine di un percorso personale durato quattro anni. Un modo per uscire allo scoperto da solo dopo aver fatto parte delle band Dolly Varden e Funeral Bonsai Wedding. Steve Dawson ha viaggiato a lungo, partecipando anche a un camp di cantautorato tenuto da Richard Thompson con Patty Griffin ospite speciale. Dawson ha poi scritto le sue canzoni al Kernel Sound Emporium di Chicago (la città lo ha premiato con l’Esteemed Artist Award) ed ecco il disco. Sono ben quattordici le tracce che lo caratterizzano e che mostrano un autore e interprete molto ispirato nella sua proposta di Americana, e soprattutto che non cerca soluzioni facili. I brani che ci hanno convinto maggiormente sono Forgiveness Is Nothig Like I Thought it Would Be con le sue armonie vocali, il country rock elegante di 22 Rubber Bands, la ballada Hard Time Friend, la piccola gemma acustica e strumentale Above The Falls, la traccia titolo sottolineata dal suono della chitarra elettrica e la conclusiva However Long It Takes. Tanta carne al fuoco, sicuramente. Ma l’ascolto vale la pena.
Michele Manzotti
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