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Carla Magnoni – Cento passi avanti

24 gennaio 2022 by Marco Sonaglia in Dischi, Recensioni

(Distribuzione Amuse)
www.carlamagnoni.it

Opera prima per la cantautrice e arrangiatrice toscana Carla Magnoni dopo anni di grandi studi e palchi importanti. Nove sono le tracce arrangiate con il musicista Valter Sacripanti cha curato la produzione artistica e la programmazione delle batterie. “Quello che sai fare” apre il disco con un Hammond acido e una ritmica incalzante di chitarra acustica contrappuntata dagli archi. Un pianoforte avvolgente, archi soffusi e una fisarmonica tratteggiano ” Autunno fra i capelli” (“Autunno fra i capelli e il cielo è una fotografia, sono fantasmi che volano via, i nostri passi un po’ più lenti e il cuore di chi ha perdonato e in tasca tiene il suo passato”). “Donne” ( “Donne donne umane per metà che l’altra parte è un mistero, è proprio come l’amore sconosciuto a chi non ce l’ha) è una bandiera di orgoglio femminile con un ritornello che apre bene e un sostegno di synth. Un ostinato di archi e una chitarra classica colorano “Siamo noi” ( Tanta gente intorno a noi, ma in fondo siamo tutti soli, abbiamo sete di uno sguardo, una parola che ci consoli”) dove nel finale emerge un frammento di rap. “Notte insonne” (“Ed un chiodo batte in testa, il Tavor non è mai abbastanza e le pecore a contarle hanno riempito ormai la stanza”) è ironicamente vintage, uno scioglilingua in odor di foxtrot. Un arpeggio di chitarra duetta col pianoforte in “Oltre il bene ed il male” ( “Ma oltre il bene ed il male c’è un posto in cui ti aspetterò, è spazio che è cielo ed è mare, senza onde né pioggia però”). “Digli che è finita” (” Anna io ti ho visto uscire, con le scarpe strette in mano, con lo sguardo fisso a terra di chi non vede più lontano”) è un brano sofferto, il violoncello lo sottolinea insieme al pianoforte e alla fisarmonica. Synth, pianoforte e archi impreziosiscono “Un regalo in più” (“Perché il tempo che passa mangia quello che resta, ma ogni ruga in faccia è una vittoria in più”). Un malinconico pianoforte (di Giuseppe Barbera) accompagna la voce suggestiva della Magnoni in “Cento passi in avanti” (“Noi, un posto fatto di tempo, un braccio stretto sul fianco, un maggio pieno di sole”) , una gemma che chiude perfettamente il disco. Un lavoro raffinato, arrangiato con classe (grazie anche agli ottimi musicisti che ne hanno preso parte), cantato con trasporto, con voce sicura, ben dosata e sfumata. Debutto convincente, che speriamo porti nuovi fiori, anzi dei felici passi avanti.

Marco Sonaglia

 

Tracce

Quello che non sai fare

Autunno fra i capelli

Donne

Siamo noi

Notte insonne

Oltre il bene ed il male

Digli che è finita

Un regalo in più

Cento passi avanti

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