(Appaloosa / Ird)
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La sua voce nel tempo è diventata sempre più vissuta, accentuando roche tonalità come quei musicisti che hanno cantato per una vita, storie di blues, momenti gospel, ruvidi rock’n’roll. E’ da tanto tempo ormai che Francesco Piu va in giro per mezzo mondo a trasmettere i suoi stati d’animo, musicalmente parlando, da solo con le sue chitarre, o appena gli viene data la possibilità, con alcuni musicisti con i quali si è cementata una amicizia, il batterista Silvio Centamore, l’armonicista Davide Speranza e Roberto Luti (di cui non c’è bisogno di aggiungere altro, perché tutti sanno chi è, cosa fa e come lo fa). La combinazione delle due definizioni nel nome del quartetto è eloquente: “groovy”, ovvero una mescolanza di timbriche che coinvolge e appassiona, nata da una spiccata intesa, e “brotherhood”, una fratellanza sana e senza autocelebrazioni. Tutto questo il leader Francesco Piu lo ha voluto ora rimarcare con un disco dal vivo, registrato sul palco del Theatre Municipal di Sens nella regione della Borgogna, in Francia, nel settembre dell’anno scorso. Abbiamo già avuto occasione di essere testimoni di un concerto dei quattro moschettieri, ne uscimmo soddisfatti, e questo disco ne è la conferma, anche perché il palco è il loro luogo naturale. I pezzi scelti sono estratti dai vari dischi di Piu, ma come sono suonati e cantati, hanno un rinnovato interesse e vigore. Si parte con, Down On My Kness, dove ognuno di loro è già posseduto dallo spirito funzionale ad un obiettivo comune, il groove! Si intuisce da subito che non ci sarà soluzione di continuità, eccellente la versione di, Jesus Is On The Mainline, il pubblico partecipa con battito di mani, Francesco canta con trasporto, Roberto fa “vedere la luce” con dosi di slide, Davide accompagna con densa espressività mai sopra le righe, e Silvio con la batteria da la benedizione a tutti. Bob Dylan è uno delle fonti di Francesco Piu e Gotta Serve Somebody, si prende tutti gli applausi per il suo assolo di chitarra. Eccoci a dei momenti più intensi di tutto il live, si parte da Trouble So Hard, con Roberto e Davide sugli scudi, per passare a Black Woman, Francesco non ha mai smesso di metter pathos nel canto, qui però tocca i vertici finendo a cappella, dopo una trascinate parte centrale di Roberto Luti, ed arrivare alla pregnante intensità di, Mother, encomiabili tutti e quattro! Sul finale il ritmo incalza, Hold On, e Trouble No More. Applausi, applausi, applausi!
Silvano Brambilla
Tracce
Down On My Kness
Jesus Is On The Mainline
Gotta Serve Somebody
Trouble So Hard
You Feed My Soul
Overdose Of Sorrow
In The Cage Of Your Love
Black Woman
Mother
Hold On
Trouble No More
Tagged blues, Francesco Piu