(Bird Song Records)
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A Chicago è nata, ad Atlanta, capitale della Georgia, è cresciuta. Sappiamo quanto le due città hanno dato tantissimo alla musica nera e non solo, dunque, una volta scelta la professione di cantante, Robbin Kapsalis si è ben posizionata in una condizione blues-soul. Come ispirazione ha guardato al versante femminile, Koko Taylor, la regina del Chicago blues, Gladys Knight & The Pips, nata anche lei ad Atlanta, diventata famosa negli anni settanta per la canzone, Midnight Train To Georgia, Sharon Jones indimenticata regina contemporanea del soul e r&b, nata anche lei in Georgia, ma nella città di Augusta. La Kapsalis è stata brava a cogliere da ognuna delle sue colleghe sopracitate, delle modalità stilistiche/interpretative, delle intuizioni, delle sfumature che, mescolate alla sua personalità, l’hanno resa una interprete di tutto rispetto. L’hanno accompagnata due nuclei di musicisti, il principale è il trio Vintage # 18, già con una sua attività, e guidato dal chitarrista Bill Holter, e una sezione fiati guidata dal noto sassofonista Ron Holloway. L’accoppiata delle due sezioni strumentali si è ben amalgamata per dare consistenza ad un disco dove le sonorità tradizionali hanno ripreso vigore. Le radici non si dimenticano, dunque, la Kapsalis apre il disco cantando un blues di Chicago a firma Junior Wells e Buddy Guy, Shake It Baby. I pezzi autografi sono composti da lei e i Vintage # 18, e Lost Souls è il primo dall’incedere shuffle, prima di soffermarci sulla ballad in tempo medio di Living Large. E’ palese il ruolo di primo piano del chitarrista Bill Holter, sempre a fianco di Robbin Kapsalis, con dinamiche dal piglio corposo, mentre lei non manca mai di essere naturale e sciolta in ogni circostanza stilistica, come si evince anche nelle doppia versione di, You Don’t Deserve Me, un blues con rimarchevole groove dal passo contemporaneo. Bello il passo di, From The Heart Of The One, il suo canto molto espressivo è accompagnato solo dalla chitarra elettrica e dal basso. Si torna a Chicago dove la Kapsalis in, Silver Spoon, canta della sua infanzia, per poi ascoltare una rivisitazione di, Fever, e chiudere con il blues , The Cannonball.
Silvano Brambilla
Tracce
Shake It Baby
Lost Souls
Boogaloo
Living Large
You Don’t Deserve Me
Junkin’
From The Heart Of The One
Silver Spoon
Fever
The Cannonball
You Don’t Deserve Me (Extended Groove)
Tagged blues, Robbin Kapsalis