(Brutture moderne)
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A tre anni da “Corpo minore” torna Ugo Cappadonia con un nuovo lavoro solista fatto da dieci tracce composte, prodotte e arrangiate dal cantautore in questi due anni di pandemia. Apre il disco “Sentirete il rumore” (“Ti giochi tutto in battaglie già perse, che poi sulla carta la tua neanche esiste, bleffiamo sulle esperienze richieste, che le vostre carte le abbiamo già viste”) con il graffiante riff in odore di Rolling Stones e il ritornello che cattura l’attenzione. Si continua con le ritmiche serrate e gli echi pop de “Il nostro pesce rosso” (“Diamo fuoco a questa casa ci farà stare meglio, non sopporto più i fantasmi, i topi, l’umidità”). Di taglio acustico è “Il ruolo” (“Lo decidono le nuvole quante stelle conterai, non è tempo per le favole, conviene scriverle noi”) con il suo sapore malinconico sottolineato dagli archi. L’elettronica si fonde con il pianoforte ne “Il gioco” (“Scivoliamo tra le anime che ci bruciano intorno e strappiamo le regole”) che poi si colora di elettrico. Un efficace connubio di chitarre e archi scandisce la “Tigre stanca” (“Tempo, dio quanto ne hai perso, ti sembra di svegliarti adesso, con gli anni addosso e un nodo stretto”). “Giro di vite” (“Resta un giro di vite per rinchiuderti nelle bugie con le lingue pulite, ora sai per chi le hai seguite”) ha un basso martellante, una batteria incalzante e fraseggi di synth. Un arpeggio di chitarra acustica e note strappate di elettrica tratteggiano “La guerra è iniziata” (” Le bandiere sopra gli occhi, il rosario in tv e i novax, mentre il sesso spaventava, più di un rogo di libri o di un arma carica… Si cancella il tempo, i negaziofasci hanno vinto si farà la serie A”) il pezzo migliore del disco, uno sguardo lucido e caustico della nostra realtà. Ancora una ondata di rock per “Lo sappiamo solo noi” (“Noi trasformiamo in favole le storie in cui ci siamo fatti male, l’hai capito che non servono né ali né catene se vuoi galleggiare”) Atmosfere più soffuse con pianoforte, chitarra acustica e archi cullano “Sulle tue spalle” (“Non cercare di capire, prova solo a non farti male, annegare i tuoi occhi con quello che non puoi toccare”). Chiude idealmente il disco “Quadro storto” (“Un quadro che ti sembra sempre più storto e non riesci a raddrizzare, perché aspetti sempre un riscontro, ma la giostra non smette mai di girare”) con un bordone di archi dove si appoggiano le chitarre roventi. La versione in cd contiene anche due bonus track: “Tutto davanti” con l’ hammond in primo piano e “Il ruolo” registrata in una live session al Duna Studio. Un lavoro in bilico tra sonorità rock taglienti e richiami ad un pop di elegante fattura. Cappadonia ci regala frammenti di vita vissuta e lo fa con uno stile ruvido, con una scrittura diretta, calzante e una voce convincente. Canzoni per adulti è il disco adatto a farci compagnia in tempi terribili dove l’ultima testa è impazzita e la guerra è iniziata…
Marco Sonaglia
Tracce
Sentirete il rumore
Il nostro pesce rosso
Il ruolo
Il gioco
Tigre stanca
Giro di vite
La guerra è iniziata
Lo sappiamo solo noi
Sulle tue spalle
Quadro storto
Tutto davanti (Bonus track)
Il ruolo (Bonus track-Duna Studio live session)
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