Mauro Ferrara, Moreno Conficconi e Mirco Mariani, Extraliscio, Una storia punk ai confini della balera. La nave di Teseo, Pagg. 248, Euro 19,00
Il fenomeno Extraliscio? Eccolo qui, già storicizzato nonostante il progetto festeggi le sette candeline nel 2022. Ci pensano gli stessi protagonisti a raccontarlo secondo un canovaccio che non prevede solo la loro storia recente, ma tutta quella delle loro attività che per vie diverse portano verso una mèta artistica coincidente nonostante differenze evidenti. Mauro Ferrara, Moreno “Il Biondo” Conficconi e Mirco Mariani (in ordine di apparizione sulle pagine) raccontano con apparente semplicità il loro apprendistato e la professione. Ma tra le righe spuntano lo studio, la gavetta dura, i primi ingaggi, i concerti, le scelte di vita. Modi diversi di intendere la musica, anche se quelle di Mauro e Moreno spesso coincidono, con aneddoti e storie familiari che si intersecano oltre ai tanti musicisti che compaiono nelle storie di ognuno dei protagonisti: da Secondo e Raul Casadei a Vinicio Capossela ed Enrico Rava. Fino a toccare quel punto di arrivo e partenza al tempo stesso con il summit voluto da Riccarda Casadei alle edizioni Sonora. Da quel momento tocca a Mirco Mariani sintetizzare l’avventura Extra, il Punk da Balera e l’incontro fortunato, tramite Ermanno Cavazzoni, con Elisabetta Sgarbi / Betty Wrong, che capisce le potenzialità del progetto. Produttrice, editrice, regista, ma soprattutto convinta che Extraliscio non è solo una formazione musicale, ma un modo di pensare, uno stile di vita. E quindi ecco il film per il Festival di Venezia, la partecipazione a Sanremo e tutto ciò che ha portato a fare del trio e dei musicisti che li affiancato un fenomeno non più di nicchia. Pagine dalla lettura gradevolissima, che spiegano molto, soprattutto che le alchimie possono funzionare anche tra mondi musicali lontanissimi.
Federico Savini, Il liscio, Blow Up Director’s Cut-Tuttle edizioni. Pagg. 160, Euro 12,00
Per capire meglio il liscio e la base da cui sono partiti due dei tre autori, c’è un saggio imprescindibile. L’autore è Federico Savini, giornalista che si occupa di jazz e rock, ma le cui origini romagnole lo hanno portato ad approfondire la storia del genere musicale, dopo un articolo pubblicato per Blow Up. In questo volume Savini fa chiarezza sull’origine popolare delle danze alla base del liscio. Le mazurche, le polke, i valzer sono arrivati in un secondo momento a colonizzare e abitudini al ballo dei romagnoli, abituati ad altre forme come i balli staccati, diffusi anche nell’Emilia. Soprattutto l’autore individua musicisti divenuti poi star nelle zone della Romagna interna e che solo in un secondo momento avrebbero invaso la costa. In queste pagine sono tanti i protagonisti che compaiono nella loro attività professionale instancabile, dando vitalità alla lettura. Si arriva all’esperienza Extraliscio, ma grazie alla bibliografia e alla discografia essenziale Savini ci porta in un mondo molto più vasto di quello che si pensi.
Mario Russomanno, L’uomo che fece i romagnoli, Comune di Forlì, 108 pagine, senza indicazione di prezzo
Il ritratto di Secondo Casadei è affidato a Marco Russomanno nel libro dal titolo inequivocabile. Il “fare i romagnoli” in questo caso è conferire al territorio una storia culturale attraverso la musica e la sua diffusione. Secondo aveva una visione molto ampia della pratica musicale: pensava globalmente e agiva localmente: basti vedere la prima cartolina promozionale dell’orchestra e datata 1928. L’atteggiamento e la posa sono quelli tipi dei combo di Oltreoceano e solo una scritta in italiano la colloca territorialmente. Un area dove c’è una capitale vera e propria come Forlì, crocevia di tutti i musicisti del genere che trovavano in piazza Saffi l’agorà imprenditoriale e dove a ogni Primo Maggio c’era l’orchestra di Secondo a santificare laicamente la festa. Le radici di Extraliscio si trovano anche in questa attitudine di forte professionalità e passione per il proprio lavoro, una lezione che il capo orchestra ha trasmesso a molti suoi colleghi.
Michele Manzotti
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