Massimo Iondini – Dice che era un bell’uomo…

(Minerva)

www.minervaedizioni.com

Pagg. 180, Euro 15

Nella quantità di pubblicazioni dedicate a Lucio Dalla ci fa piacere recuperare questo volume uscito qualche mese fa. Il giornalista Massimo Iondini ha scelto infatti di focalizzarsi sul periodo iniziale della carriera del musicista bolognese e della collaborazione con Paola Pallottino come autrice dei testi. Un incontro che vede un’estranea al mondo della canzone, Pallottino era infatti archeologa, e un personaggio di grandi visioni artistiche che dovevano essere indirizzate verso la forma canzone ai suoi massimi livelli. Un rapporto che ebbe come risultato più importante la canzone 4 marzo 1943, titolo scelto per sfuggire alla censura al posto di quello originale Gesubambino, terza arrivata a Sanremo 1971 e premiata proprio per il testo. Un premio extra competizione musicale assegnato per la prima volta nella storia della rassegna. Attorno a questo, Iondini racconta il primo Dalla (riportando alla memoria brani come Quand’ero soldato e Fumetto) trattando in modo meno approfondito il rapporto dei tre album scaturiti dalla collaborazione con Roberto Roversi. D’altra parte la coprotagonista del libro è Paola Pallottino e di lei si parla anche in occasione di Donnacirco, il primo disco femminista italiano mai uscito nonostante la registrazione già effettuata all’inizio degli anni 70. Un libro di grande interesse e dalla lettura gradevole che mostra il Dalla ancora grezzo e lontano dal successo degli anni successivi, ma i cui colpi di genio erano un messaggio importante per lo sviluppo della canzone italiana.

Michele Manzotti

Tagged Lucio Dalla, Maurizio Iondini, Paola Pallottino