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Involontariamente la lettera “M” è nel suo destino. Lui si chiama Mike Morgan, è un musicista e per una quindicina d’anni ha avuto una concessionaria di motociclette. Dal 1990 al 2008 è stato un musicista molto attivo, dischi con ex rinomate blues label come Black Top e Severn, concerti e tournèe ovunque, poi nel 2008 ha deciso di ridimensionare la sua prima occupazione, solo a concerti nel fine settimana nei club della sua città, Dallas, per dedicarsi alla nuova suddetta attività imprenditoriale, durata fino al 2018, quando è di nuovo tornato musicista a tempo pieno. Mike Morgan fa parte di quella scuola di chitarristi bianchi texani che ininterrottamente continua a tenere alto il vessillo del blues anche aperto a contaminazioni. Da Johnny Winter ai fratelli Vaughan, da Anson Funderburgh a Mike Zito a Carolyn Wonderland, sono alcuni esempi. Ed è proprio ad uno di loro, il vecchio amico Funderburgh che ha chiesto di co-produrre il suo ritorno ufficiale, fatto di dieci autografi e tre cover. I The Crawl in questo caso è una formazione ampia con i musicisti che si sono alternati nelle registrazioni, alla chitarra, al piano, tastiere varie, fiati, accompagnamento vocale. L’inizio è già un buon passo per aver ripreso un pezzo di un armonicista dimenticato come Jerry mcCain, Ding Dong Daddy, riadattato a colpi di un serrato texas shuffle dove la chitarra di Mike Morgan duetta con quella di Anson Funderburgh, poi cambia subito registro con il primo autografo, Please Accept My Love, atmosfera soulful con fiati e voci. Di nuovo un altro impulso con lo strumentale Funkafacation che rispetto al titolo è più blues oriented che funky. Lo Stato del Texas si sa che è attiguo anche con il Mexico e Mike Morgan con un sobrio tocco di chitarra e un parlato, con The Fracas By The Pecos, porta l’ascoltatore al di là del confine, per poi riportarlo al di quà con un blues che sa di contemporaneo, la title track, e ricordarci che lui è un esponente del Texas blues e lo dichiara anche con, Working For The Man. Goin’ Down To Eli’s è la terza cover in scaletta e la versione che ne fa Mike Morgan, per la tipicità del trascinante slow blues, ricorda più quella del grande Robert Nighthawk. Un altro Stato che confina con il Texas è la Louisiana e uno dei suoi maggiori esponenti è stato l’armonicista Lazy Lester, a cui Morgan gli ha dedicato uno slow blues dal suo stesso nome, per poi chiudere il disco con una ballata elettrica, Our Last Goodbye.
Diciamo al chitarrista texano, ben tornato.
Silvano Brambilla
Tracce
Ding Dong Daddy
Please Accept My Love
A Woman
Funkafacation
The Fracas By The Pecos
The Lights went Out In Dallas
Aiight
Working For The Man
Out In The Jungle
Goin’ Down To Eli’s
Maybe
Lazy Lester
Our Last Goodbye
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