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Recensioni

Chris Antonik – Morning Star

28 marzo 2023 by Stefano Tognoni in Dischi, Recensioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Second Half Records
www.chrisantonik.com
www.facebook.com/ChrisAntonikOfficial

Talentuoso chitarrista, cantante e autore di estrazione rock/blues, il canadese Chris Antonik, è giunto con Morning Star, al traguardo del quarto album di studio a ben cinque anni dal precedente Monarch (2017). Morning Star contiene quattordici tracce originali, firmate dallo stesso Antonik, coadiuvato da altri autori. Non mancano alcuni ospiti di prestigio. Jarekus Singleton alla chitarra solista nell’iniziale Waves of Stone, Alison Young alla voce in In Our Home, Paul Deslauriers alla chitarra solista in We’re Not Alone e Mike Mattison (Tedeschi Trucks Band), alla voce in Be Here Now. Morning Star mette in risalto la versatilità di Chris Antonik. L’iniziale Waves of Stone, un grintoso rock/blues, precede tre brani, Pilgrim, Back to the Good e Trust in Me che pur tenendo come ispirazione il rock/blues, per arrangiamenti, scelta delle sonorità, i cori ed i ritornelli di facile presa, palesano contaminazioni con l’AOR statunitense tipico degli anni ’80, primi ’90 ed il pop/rock. I successivi tre brani, In Our Home, con tanto di pedal steel (Burke Carrol) e The Greatest of the Americans Part I e Part II, sono più d’atmosfera con la chitarra solista di Chris Antonik, che si avvicina al sound di Snowy White. Learning to Love You e How to be Alone potrebbero far parte delle session di qualche album di Eric Clapton anni ’90. We’re Not Alone ci ricorda la passione di Antonik per il blues e l’alternanza di stili prosegue con le conclusive quattro canzoni. Citazione doverosa per i principali e validi musicisti che hanno coadiuvato il leader nella realizzazione del progetto. Riley O’Connor alla batteria, Guenther Kapelle al basso, Jesse O’Brien e Alan Zemaitis alle tastiere, Marlene O’Neill e Ciceal Levy ai cori, il già citato Burke Carrol alla pedal steel, Richard Underhill al sax baritono e contralto, artefice anche degli arrangiamenti della sezione fiati, Alison Young al sax tenore, William Carn al trombone, Tom Moffett alla tromba e Rob Christian al flauto. Una menzione a parte va spesa per Derek Downham alla batteria, percussioni, tastiere e chitarra ritmica, nonché coproduttore di Morning Star, artista che vanta riconoscimenti di prestigio e collaborazioni con dei miti come Don Felder, James Burton, Albert Lee, Alex Lifeson, Jeff Healey e decine di altri. Morning Star è un album piacevole, e ci permette di approfondire la conoscenza di Chris Antonik, chitarrista e vocalist versatile e degno di considerazione.

Stefano Tognoni

 

Tracce

 

Waves of Stone (feat. Jarekus Singleton)

Pilgrim

Back to the Good

Trust in Me

In Our Home (feat. Alison Young)

The Greatest of the Americans (Part I)

The Greatest of the Americans (Part II)

Learning to Love You

How to be Alone

We’re Not Alone (feat. Paul Deslauriers)

The Promise of Airfields

Little Man

Be Here Now (feat. Mike Mattison)

Grace

 

 

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