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Paul Filipowicz – Pier 43

25 aprile 2023 by Stefano Tognoni in Dischi, Recensioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Big Jake Records
https://paulfilipowicz.com/

 

Può accadere che si venga attratti immediatamente dalla copertina di un album, e ci si appresti ad ascoltarlo con maggior interesse e curiosità. Pier 43, di Paul Filipowicz, lo avrei acquistato a scatola chiusa, anche dopo una semplice occhiata. Grazie ad un “bollino”, in basso a sinistra, scopriamo che l’artista in questione fa parte della Blues Hall Of Fame di Chicago, ma è il suo sguardo, in primo piano, che potrebbe farne un personaggio da western crepuscolare, da uomo che tanto ha vissuto e tanto ha da dire, a far scaturire la curiosità di un attento ascolto. Paul Filipowicz, classe 1950, è uno dei grandi del blues di Chicago, città dove è nato e dove ha sviluppato il suo amore per la musica. Chitarrista, cantante, autore e armonicista, è giunto con il recente Pier 43, al traguardo dell’undicesimo album. Nel corso della sua carriera ha diviso il palco con artisti del calibro di Hound-Dog Taylor e Mighty Joe Young oltre a stringere profondi rapporti di amicizia con Luther Allison. Pier 43 contiene undici tracce, nove delle quali registrate in studio nel settembre 2022 a Milwaukee, e le ultime due, inserite come bonus tracks, tratte da un concerto live tenuto per WIBA Radio nel novembre 1979. A farla da padrone sono i brani a sua firma, ben sette, caratterizzati da uno stile ipnotico, dove i cadenzati basso e batteria fungono, alla stregua di un battito cardiaco, come base fondamentale alla voce ed alla chitarra del leader. Il manifesto sonoro di Paul Filipowicz è palese fin dal primo brano, Old Time Superstition, dove predomina la sua lancinante chitarra slide e la voce ricca di pathos. Con il band leader, (chitarra solista, slide e voce), hanno collaborato alcuni ottimi musicisti, meritevoli di citazione. Steve Lewis (basso e cori), Brian “Tito” Howard (batteria e cori) e Al Dorn (armonica e cori). Completamente diversa, ad eccezione del leader, è la band che compare nelle due bonus tracks. Special guest alla batteria è infatti un mostro sacro del blues come Clyde Stubblefield, per molti anni con James Brown, affiancati da Gary Zappa (basso), John Chimes (piano), Will “Smokey” Logg (chitarra) e “Fat” Richard Drake (sax). Pier 43 è un ottimo album, all’apparenza spartano, che ascolto dopo ascolto, con il suo incedere ammaliante, i suoni volutamente essenziale ma efficaci e pregni di “soul”, non potranno che catturare gli appassionati di blues, a conferma della grandezza di Paul Filipowicz.

Stefano Tognoni

 

Tracce

 

Old Time Superstition

Angel Face

Pier 43

When I Get To Town

Spit Shine

Hip Shake

Poor Man´s Throne

Humdinger

Cut You Loose – Texas Out

Ain´t No Use (bonustrack)

Use My Imagination (bonustrack)

 

 

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