Squilibri
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L’ascolto di Grazia, la madre, omaggio in musica dedicato al Premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda, merita di essere trattato partendo dalla sua genesi. Il progetto, riuscire a trasporre undici romanzi di Grazia Deledda in altrettanti testi resi in forma canzone, è scaturito da un’idea di Stefano Starace. Stefano Starace è un personaggio poliedrico. Da circa trent’anni vive la musica, e la cultura in senso lato, rivestendo vari ruoli: giornalista musicale, promotore culturale, giurato del Premio Tenco, e, soprattutto, fondatore nel 1994 del Mo’l’estate Spirit Festival, che, partendo dal suo paese natio, San Marco in Lamis, interessa oggi altre zone della Puglia. Per interpretare e musicare, creandogli l’adatto vestito sonoro, i testi di lui elaborati, Stefano Starace ha coinvolto la bravissima Claudia Crabuzza, voce solista dei Chichimeca, ed apprezzata solista, visto che nel suo palmares figura la Targa Tenco 2016 per il Miglior disco in dialetto, con Andrea Lubino e Fabio Manconi, anche lui componente dei Chichimeca, autori delle musiche e degli arrangiamenti. Il nucleo base che ha preso parte alle registrazioni è composto da Claudia Crabuzza (voce solista), Fabio Manconi (chitarra, fisarmonica, voce), Andrea Lubino (batteria, percussioni, voce) e Massimo Canu (basso) coadiuvati, di volta in volta, da ottimi musicisti le cui peculiarità contribuiscono a personalizzare ogni traccia. Allo stesso modo, molti brani sono impreziositi dagli interventi di altri validi cantanti, come Canio Loguercio, Mirco Menna, Elisa Carta, Massimo Donno e Caterinangela Fadda. Un omaggio non solo alla celeberrima scrittrice, quindi, ma anche alla sua terra, la Sardegna, ed alla sua cultura. Il coinvolgere musicisti conterranei, ne è stata la logica conseguenza. L’utilizzo di strumenti come bouzouki, percussioni tradizionali, bandoneon e flauto caratterizza ulteriormente la resa definitiva. Grazia, la madre non è soltanto un cd da ascoltare. Il libretto che lo accompagna, esaustivo e particolareggiato, contiene infatti scritti, dipinti, fotografie e poesie di pregevole fattura, che contribuiscono a renderlo un progetto culturale a 360°.
Stefano Tognoni
Tracce
La vite e il grano
La solitudine non si muove
Tra me e te
S’edra
Fra cent’anni un’altra
Il regno dei sogni
Una cosa da niente
Sa erentzia de sos barones
Visi in fondo al pozzo
Occhi morti
Filos de prata
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