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Non si può certo sorvolare su titolo e foto di copertina. Sono alquanto originali. Volendo far leva sulla nostra immaginazione, potremmo supporre che lo sguardo dell’uomo con in mano un grosso martello, è per esprimere tutto il suo disappunto per, “l’affitto maledetto”, Damn The Rent, chissà forse perché aumentato. Viene dunque lecito chiedersi, se tutte o in parte le dieci tracce più due bonus tracks, sono attinenti al problema. No. Il disco è un fresco ripasso della tradizione elettroacustica, autentica anche nella registrazione, fatta in un giorno solo, dal vivo in studio senza sovraincisioni e ritocchi. Questo è il secondo capitolo discografico dei, The Dig 3: Andrew Duncanson voce e chitarra, Ronnie Shellist armonica (entrambi provenienti dalla Kilborn Alley Blues Band), e Gerry Hundt, strumenti ritmici, a corda, armonica, organo (ex Nick Moss Band). Il trio americano è nato durante la pandemia nel giardino di casa di Shellist, realizzando poi il disco d’esordio l’anno scorso, accolto positivamente. L’entusiasmo e la genuinità, sempre sotto la lente della competenza e coesione, sono valori insiti nel loro idioma stilistico, come riscontrato fin dalla prima traccia, Take A Ride, con quella ritmicità che riporta a Bo Diddley, mentre se un blues in tempo medio segna, All The Love That I Got, un ipnotico riff alla John Lee Hooker con un lodevole suono di armonica porta, Big Water, ad essere uno dei migliori passaggi del disco. I The Dig 3 hanno un legame anche con il chicago blues, che espongono pensando più alla tradizione che alla sua evoluzione, come in, Chuck & Willie, uno strumentale probabilmente per un tributo allo scomparso pianista Barrelhouse Chuck e al cantante Willie Buck. Belle nella loro autenticità, con quella armoniosa atmosfera da blues party di qualche posto nel profondo sud degli Stati Uniti, Gold Tooth, e, Old Dog, voce, armonica, mandolino, chitarra acustica e il kazoo suonato nella seconda delle due tracce. Le due bonus tracks hanno un passo elettrico, verso il funky, Southern Fantasy, verso il soul l’altra versione di, All The Love That I Got. Damn The Rent, non è un disco forzatamente contemporaneo, ma è altresì attuale per la maestria dei The Dig 3, nel riproporre alcuni passi fondamentali della musica blues.
Silvano Brambilla
Tracce
Take A Ride
All The Love That I Got
Big Water
Dip My Toe
Chuck 6 Willie
Coconut Curry Dance
Gold Tooth
Blanco Boogaloo
Red-Tailed Hawks
Old Dog
Bonus Tracks:
Southern Fantasy (Dig 3 BIG Version)
All The Love That I Got (Dig 3 BIG Version)