Marcel Smith – From My Soul

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Il Greaseland del chitarrista/autore/produttore Kid Andersen, è uno studio di registrazione fra i più frequentati dai musicisti soprattutto dell’area blues, soul, r&b. La Little Village Foundation è una organizzazione no-profit che guarda alla musica per creare connessioni culturali, e con essa ri/valutare diversi artisti, fra i quali, qualcuno dimenticato, e altri non ancora affermati. Fra queste due realtà è nato un legame, da una parte si registra, dall’altra si pubblicano i dischi, e a guardare il lavoro svolto possiamo dire che è uno dei migliori e più attivi distretti musicali. Il cantante neroamericano Marcel Smith, ha avuto la sua prima esperienza con loro per il disco d’esordio, Everybody Needs Love, era l’anno 2018.  Prima di ciò, ha nobilitato la scena californiana (è nato a Sacramento), prima come interprete di musica sacra, unendosi al gruppo WD Gospel Singers, grazie al cantante gospel Willie Washington che lo sentì per la prima volta cantare in chiesa, per poi successivamente passare alla musica secolare nella blues band, Soul Prophets. Marcel Smith ha fatto tesoro dei due contesti, plasmando tutto in maniera costante ed efficiente in una contemporaneità impregnata di quel glorioso passato, versante soul e rhythm&blues. Kid Andersen si era reso conto delle sue potenzialità già dal precedente lavoro d’esordio, e oggi a fronte di questo nuovo disco ha dichiarato: “Marcel Smith ha quella qualità di farti convincere di ciò che canta e a prenderti cura di lui come persona, e per questo è al livello dei blasonati colleghi per il suo idioma stilistico. È un bravo cantante, ma anche una brava e genuina persona.” L’attività solista si è rafforzata con questo disco, con la prospettiva di una più ampia considerazione anche fuori dai confini statunitensi. Si ripresenta ora con dodici tracce fra originali e autografi e a dare man forte alla sua dimensione c’è una serie di affermati musicisti impiegati nelle parti elettriche, fiatistiche e vocali, con in testa il tastierista Jim Pugh (è anche il Direttore esecutivo della Little Village Foundation) e il chitarrista Kid Andersen. Il titolo del disco, From My Soul (dalla mia anima), è come fosse una affermazione riguardo la sua voglia di mettere a conoscenza l’ascoltatore dei suoi impulsi musicali, ad iniziare dai sapori r&b di, I’m Coming Home To You, alle ballate che riportano a Sam Cooke, If You Miss Me, e, What Can We Do. Le prime tre cover sono una dopo l’altra, Freedom Blues (Little Richard), un blues mescolato, con incluso l’armonica di Rick Estrin, Wake Me When It’s Over (Willie Nelson), ballata dai toni orecchiabili e, Drunk (Jimmy Liggins), ottima versione per un festoso r&b. Marcel Smith con la sua vocalità, continua a gestire benissimo i cambi di direzione stilistica, per la ballad in tempo medio a firma di Jim Pugh, To Be True,  e in duetto con l’illustre ospite Johnny Rawls, prima con la lenta, There Goes My Used To Be (OV Wright), e poi con, Turn Back The Hands Of Time, un successo di Tyrone Davis del 1970 e già ripreso tra gli altri, dal grande Otis Clay e Bruce Springsteen. Marcel Smith chiude questo soddisfacente disco con altre due cover, la prima di Mary Wells, I Don’t Want To Take A Chance, qui c’è quella piacevole orecchiabilità soul anni sessanta con l’accompagnamento vocale, la seconda è dal vivo due anni fa, dentro lo studio di registrazione Greaseland, è, How Can You Mend A Broken Heart (Bee Gees), che Smith introduce dedicandola a sua madre scomparsa e ricordando che anche Al Green l’ha cantata. Eccellente questa versione molto vicina alle atmosfere gospel, sia come è interpretata da Marcel Smith, con anche voci che accompagnano, che come è suonata. Sì, è un bel disco!

Silvano Brambilla

Tracce

I’m Coming Home To You

If You Miss Me

What Can We Do

Freedom Blues

Wake Me When It’s Over

Drunk

To Be True

Nothing Left To Burn

There Goes My Used To Be

Turn Back The Hands Of Time

My Heart Told A Lie

I Don’t Want To Take A Chance

Bonus Track: How Can You Mend A Broken Heat (Live At Greaseland – 10/3/21)

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