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Hey, Can You Guys Play… della Hitman Blues Band, non è un album che possa passare inosservato, a partire dalla copertina, raffigurante uno scheletro con tanto di tuba, intento a suonare. Di base a New York, la Hitman Blues Band è guidata dal leader Russell “Hitman” Alexander, una vera sorpresa, sia come chitarrista, poliedrico e dal grande feeling, che come cantante. Il recentissimo Hey, Can You Guys Play… è il loro ottavo album, e come specificato nel sottotitolo, “The Hitman Blues Band versions of great songs”, non contiene, in questo caso, brani originali, ma dieci cover, nove delle quali riprese dai precedenti album, ad eccezione di Sunday Morning Coming Down di Kris Kristofferson. Prerogativa della Hitman Blues Band è quella di aver la capacità di rendere proprie, con grande estro, le cover selezionate, spesso stravolgendole, pur nel rispetto degli originali. Per rendere l’idea, basterebbe l’ascolto di The Times They Are A-changin’ di Bob Dylan, trasformata in un trascinante funk/blues, e John The Revelator un traditional originariamente interpretato da Blind Willie Johnson, mutato in una sorta di gospel/R&B molto incisivo. Coniugare brani acustici, come Good Morning Judge di Louis Innis e Come On In My Kitchen di Robert Johnson ad altri arricchiti dalla presenza di cori femminili, sezione fiati, tastiere, e dalle contaminazioni funk, R&B e non solo, conferma la versatilità della band. Se la leadership di Russell “Hitman” Alexander è indiscussa, tutti gli altri elementi del gruppo non sono dei comprimari, ma parte fondamentale nella creazione del sound complessivo. Citazione doverosa quindi per il nucleo base, composto da Mike Porter al basso, Guy LaFountaine alla batteria, Kevin Bents alle tastiere, la sezione fiati formata da Mikey Vitale, Nick Clifford, John Kelly ed Eric Altarac e Nancy Hampton e Joanne Alexander ai cori. In alcuni brani, compaiono musicisti altrettanto validi, nello specifico, Kevyn Rimer e Mike Katzman alle tastiere e Jay Sharkey e Ed D’Alessio alla batteria. Per quanto riguarda i loro brani originali, fulcro di tutti i precedenti album, sul loro sito web, affermano di proporre un “modern blues”, contaminato con rock, funk e jazz, per quello che definiscono il “blues del ventunesimo secolo”. Hey, Can You Guys Play… è un ottimo album che, pur contendendo solo cover, ci consente di scoprire un gruppo validissimo, guidato da un band leader di grande livello.
Stefano Tognoni
Tracce
Hoochie Coochie Man
The Times They Are A-changin’
Sunday Morning Coming Down
Come On In My Kitchen
John The Revelator
Good Morning Judge
Nobody’s Fault But Mine
Who Put The Benzedrine In Mrs. Murphy’s Ovaltine
Death Letter
Boom Boom
Tagged blues, Frank Roszak, Nerus Records, Russell Alexander, The Hitman Blues Band