Moonlight records – Ird
https://linktr.ee/ValerioBilleri
Dopo i due album dedicati ai sonetti del Belli, ritorna il cantautore romano Valerio Billeri con un nuovo lavoro intitolato Verso Bisanzio. Una terra magica, affascinante, misteriosa raccontata nelle sei tracce, tra echi di mediterraneo e venature blues, in compagnia di Fabio Mancini (violino, chitarra elettrica e acustica). In apertura troviamo Verso Bisanzio (Bisanzio nei sogni ha porte smeraldo, belle spose dagli occhi di cobalto, limpide acque in limpidi giorni, il tempo cancella tutti i ricordi, via verso Bisanzio, le mie vele in fiamme, causa un forte vento) con chitarra acustica tagliente e violino arabeggiante, Stabat mater (Stava la madre, vicino al figlio, contorto come un rovo, sul freddo legno, figlio o figlio, anima e sangue, figlio mio figlio, speranza e sogni, amore e baci, ricordi e sguardi, parole, giochi, attimi e anni) è molto intensa, macchiata dal violino sporco. Electra (Electra ha sogni nel cassetto, Artemisia la chiama ai piedi del letto, disegna quadri che tiene nascosti, Electra stanotte scende nei boschi) è un corposo blues arpeggiato, Finis terrae un martellante strumentale dove chitarra e violino si rincorrono. Il signore d’oro (Ogni cosa è ferma nella sua casa, ha un bastone d’osso per la sua sposa e i segreti che ha nel buio anche lui, tutto intorno intorno sarà sera, la vedrai danzare, mutando il suo volto in quello del sole) si muove in tonalità maggiore e lascia spazio ai virtuosismi violinistici, Nostos (Guarda bene dentro l’alba, i tuoi passi sulla sabbia e nessuno capirà, chi sei stato tempo fa, il tuo elmo è incrostato, il timone ormai e’ inchiodato, la tua sposa ha un velo d’oro, acqua, sale, labbra e vetro) è tutta scandita dalla chitarra slide e dal violino nervoso. In chiusura troviamo la cover Summer in a solitary beach di Franco Battiato, in una bella veste, più intima, molto lontana dalle sonorità anni ottanta della versione originale. Un lavoro particolare dove Billeri si esprime al meglio e con Mancini trova la strada giusta. Atmosfere desertiche, suoni scarnificati, chitarre con accordature aperte che risaltano la voce profonda, a tratti cupa del cantautore. Un viaggio affascinante, narrato da una valida scrittura e da intriganti fraseggi musicali. Non ci importa sapere quale è la metà, l’importante è partire. Bentornato Billeri.
Marco Sonaglia
Tracce
Verso Bisanzio
Stabat mater
Electra
Finis terrae
Il signore d’oro
Nostos
Summer in a solitary beach
Tagged cantautorato, Cantautorato italiano, Fabio Mancini, Valerio Billeri