Continental Blue Heaven/CRS
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Come per I libri, I film, anche per i dischi è consuetudine riportare delle righe di presentazione, fatte scrivere ed avvalorate da personalità spesso collegate alla materia trattata. Per questo disco ci ha pensato Chris “Kid” Andersen, chitarrista, produttore, tecnico del suono, proprietario del richiesto studio di registrazione, Greaseland, ubicato a San Jose (California), dove si è occupato di mixarlo e masterizzarlo. Ecco alcune sue dichiarazioni. “Heads Up è un bel titolo per questo disco, perché ci sono canzoni esibite cui tutto il mondo del blues dovrebbe prestare attenzione. (…) Questi ragazzi hanno capito, stanno facendo tutto bene e lo fanno a loro modo. (…) SirJo & Balta Bordoy rappresentano una pietra miliare del blues europeo, perché non sono solo fantastici musicisti di blues, sono anche grandi artisti di blues!”. Se lo ha detto lui che di musicisti ne sono passati dal suo studio, c’è da credergli. SirJo è di Milano, canta e suona il piano acustico, Balta Bordoy invece è un chitarrista di Maiorca, hanno esperienze internazionali, dischi, collaborazioni, radiotelevisione. Si sono incontrati ad un immaginario “crocicchio” per far convergere le comuni passioni musicali, blues, rhythm&blues, soul, funky, jazz, il tutto tramutato con successo in concerti in giro per L’Europa, ed ora con il primo progetto discografico come duo, chiamato, The Blues Way e intitolato, Heads Up, registrato in presa diretta al Milano Jazz Club di Barcellona con, Santi Ursul basso, Micky Izquierdo batteria, più ospiti. Man mano che si ascolta il disco sorge una domanda, sulla loro carta d’identità il luogo di nascita è quello sopraindicato, oppure sono nati a…Chicago e successivamente trasferiti in Europa? Per quanto riguarda SirJo ha passato molto tempo negli Stati Uniti, dove ha imparato, ha ascoltato, ha suonato, ha raccolto consensi. Non è da meno Balta Bordoy, responsabile qui anche delle registrazioni. Prendiamo i primi due pezzi, e si è subito catapultati nel più vero, deep chicago blues, quello del passato, suonato in qualche club del west side, Otis Rush, Magic Sam, Lovie Lee, rivisto con spiccata personalità, dove non forzatamente, come avviene oggi, si iniziava con gli shuffle. Love & Pain Blues è un denso tempo medio, e Transmutation Blues è già uno dei migliori capitoli del disco, è uno slow. Prima di aprirsi alla sua autoritaria espressività al canto, da applausi, SirJo introduce il pezzo con un mugolio e con le sempre affascinanti note di piano acustico, poi è raggiunto dalla chitarra elettrica di Balta Bordoy, ma che bravo! Ecco l’armonica suonata dall’ottimo Victor Puertas, e basso e batteria. È un blues che fa venire i brividi! La title track è di una leggenda del blues, Freddie King, è uno strumentale dove piano e chitarra elettrica non si perdono in esercizi di stile, solo concretezza. Un denso ritmico blues, Good Smelling Woman precede un’altra cover, Losing Hand di cui dobbiamo complimentarci con SirJo Cocchi e Balta Bordoy, per aver riportato alla luce il dimenticato autore, pianista, cantante, Jesse Stone che scrisse il pezzo, diventato uno dei successi di Ray Charles, e per come lo hanno rivisitato con tanta passionalità, la quale non è mai minimamente scalfita per tutto il disco, anche nella nota, Midnight Hour Blues, del pianista Leroy Carr, con il ritorno di Victor Puertas. Un blues percussivo, con nel mezzo un assolo di piano di SirJo fa muovere le gambe pensando a Bo Diddley, è Tell Me, ma poi sediamoci e gustiamoci anche Strangely Happy Blues, con l’aggiunta del sax tenore di Nil Mujal, altro considerevole passo che ha portato questo disco a rianimare la profonda anima del chicago blues e del blues in generale. È uno dei dischi dell’anno 2024!
Silvano Brambilla
Tracce
Love & Pain Blues
Transmutation Blues
Heads Up
Good Smelling Woman
Losing Hand
Blues For The End Of The World
Far Away From Home
Midnight Hour Blues
Tell Me
Strangely Happy Blues