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Mike Sponza – Sounds Like Sunday

5 marzo 2025 by Stefano Tognoni in Dischi, Recensioni

Azzurra Music
www.mikesponza.it
www.instagram.com/mikesponza69/

Chitarrista, vocalist, autore, il triestino Mike Sponza è da molti anni uno dei nomi di spicco del blues europeo, come testimoniano anche il suo progetto Kakanic Blues, dove coordina musicisti blues austriaci, sloveni, croati, serbi, ungheresi, inglesi e irlandesi, oltre ai molti concerti tenuti oltre confine. Dopo gli inizi, “15 anni di vita da band”, accompagnando altri artisti (Guido Toffoletti, Ronnie Jones, Kim Brown…) o con i suoi Blues Etcetera, nel 2003 ha pubblicato l’omonimo esordio solista. Sul finire del 2024, con Sunds Like Sunday, decimo album a suo nome, ha optato per una raccolta di brani originali scritti negli ultimi 25 anni di carriera, con il “plus” di un inedito (Sunday Morning), rivisitati in chiave acustica accompagnato da una vera e propria Big Band di quindici elementi. Chi ha la fortuna di conoscere la discografia di Mike Sponza o di averlo visto dal vivo, ha ben presente il suo sound e approccio chitarristico, legato essenzialmente a fantastiche chitarre elettriche come Fender Telecaster, Rickenbacker o, più frequentemente, Gibson vintage, una ES-345 del 1959, appartenuta a Guido Toffoletti ed una ES-330 del 1964 con le quali è solito esibirsi e registrare. Il vinile di Sounds Like Sunday, al contrario, lo raffigura in copertina con una Gibson acustica, a conferma di quanto ci riserverà l’ascolto. Il manifesto sonoro di tutto l’album è palese sin dal brano di apertura, Carpe Diem, estrapolato da Ergo Sum (2016), con un convincente intro di chitarra dobro e chitarra acustica, alle quali si aggiungono via via, armonica, un tenue pianoforte, la sezione ritmica e la caratteristica e caratterizzante voce di Mike alla quale fa da contraltare un adeguato e mai invadente coro femminile. La successiva e più ritmata Cold Cold Cold, da Made in Sixties (2018), scritta a quattro mani con il mitico Pete Brown, coautore dei principali successi dei Cream, offre più spazio al pianoforte che fa da preludio a due ottimi soli di chitarra, il primo con la dobro, il secondo di chitarra acustica. Sunday Morning, l’unico inedito, ci trasporta in atmosfere quasi beatlesiane, grazie anche all’intervento degli archi. Se Fire e Something Goin’ Wrong hanno le prerogative di potenziali singoli, Penelope ci trasporta nel mezzo di una festa cajun, in Louisiana mentre Modus in Rebus avrebbe ben figurato su album di Eric Clapton come No Reason to Cry e There’s One in Every Crowd, dove avevano partecipato le voci di Yvonne Elliman e Marcy Levy. All’ottima resa di Sounds Like Sunday hanno contribuito, oltre al leader Mike Sponza (voce solista, chitarra), Michele Bonivento (piano e organo), la sezione ritmica di Roberto Maffioli (basso) e Moreno Buttinar (batteria), Marco Pandolfi (armonica), Luca Faraone (chitarra), Alexia Pillepich, Nicole Pellicani, Sara Bradaschia (cori), Angelo Chiocca (sax tenore), Giorgio Ruzzier (tromba), Katja Panger (violoncello), Anchise Biolchi (violino) e Lucy Passante Spaccapietra (violino e viola). Sounds Like Sunday è un album imperdibile, pubblicato in vinile o sulle piattaforme digitali, una visione contemporanea del blues, attualizzato nel sound e negli arrangiamenti, contaminandolo con rock, R&B, soul e non solo, pur nel rispetto del passato, ulteriore conferma della valenza internazionale di Mike Sponza e della sua band.

Stefano Tognoni

 

Tracce

 

Carpe Diem

Cold Cold Cold

Sunday Morning

Innocent Criminal

Fire

Penelope

Poor Boy

Rather Than Being Free

Something Goin’ Wrong

Modus in Rebus

Running on Empty

 

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