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The Dennis Spencer Group – Bluesman From Jupiter

13 aprile 2025 by Stefano Tognoni in Dischi, Recensioni

Produzione Indipendente
www.facebook.com/TallGuyBluesBand/
www.instagram.com/dennisspencergroup/

Recentemente abbiamo ricevuto, tra gli altri, Bluesman From Jupiter, album a nome The Dennis Spencer Group. Sul web, le info sono esigue. Dalla cartella stampa, si scopre che Dennis Spencer Goddard ebbe il suo primo strumento musicale in modo curioso. Suo padre, infatti, quando Dennis aveva solo dodici anni, portò a casa una fisarmonica ed una chitarra, invitando i figli a tirare a sorte con una moneta. Fortuna volle che a Dennis capitò la chitarra, con la quale fu amore a prima vista. A sedici anni, poi, ebbe l’occasione di suonare in una jam con il mitico B.B. King. Dopo di allora, la sua vita potrebbe essere la trama di un film, dove purtroppo non mancano temi come la perdita di persone care, esperienze di carcere e droga, vissute in prima persona, di gravi incidenti in moto e macchina, fortune accumulate e di fallimenti. Ritrovata la serenità personale, anche grazie alla sua quarta moglie, stabilitosi definitivamente in California, a Los Angeles, dopo molti anni a New York, Dennis Spencer Goddard ha ripreso ad esibirsi con costanza in concerto. Il recente Bluesman From Jupiter contiene dieci tracce originali, ben nove delle quali completamente a sua firma, ed una, You Been Blackenized, scritta a quattro mani con Bobby Warren che la interpreta alla voce solista. Sin dal primo ascolto, Bluesman From Jupiter si rivela sorprendente. Dennis è un chitarrista e vocalist dotato, dalla grande carica emozionale, capace di trasmettere sensazioni tanto con la chitarra, palesemente influenzato dalla “vecchia scuola” non solo del blues ma anche del rock ‘n’ roll, quanto con la voce. Ad assecondarlo sono un gruppo di musicisti di notevole spessore. Citazione doverosa, in particolare per i bravissimi Mikal Majeed (tastiere), Terence Johnson (batteria) e Tracy Hart (seconde voci) oltre al già nominato “special guest” Bobby Warren. Le tracce contenute sono brevi, mediamente sui tre minuti, solo una si avvicina ai cinque minuti, dai testi spesso autobiografici e per questo più intense e significative, una sorta di fusione tra blues, boogie, rock ‘n’ roll ma anche R&B e soul, un ottimo album quindi, sincero e carico di pathos, consigliato a tutti gli amanti del genere proposto.

Stefano Tognoni

 

Tracce

 

Bluesman from Jupiter

Cheap Entertainment

Cold Corner

Your Secret Is Safe

Why Can’t We

Second Chance

Gypsy Payback

Tall Guy Boogie

Thousandaire

You Been Blackenized

 

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