(Ecm / Ducale)
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Iro Harrla, che ha da poco compiuto 60 anni, è una delle maggiori esponenti del jazz finlandese. Pianista, arpista e compositrice, ha già inciso due album in quintetto per Ecm, Northbound (2005) e Vespers (2010). Stavolta il progetto è più ambizioso perché oltre al quintetto c’è un’orchestra intera. Ante Lucem è stato eseguito per la prima volta all’Umeå Jazz Festival, nel nord della Svezia, nell’ottobre del 2012. L’album è registrato al Concert Hall di NorrlandsOperan di Umeå ed è tratto sia dal concerto in anteprima che dalle sessioni dei seguenti giorni. La suite è composta da quattro pezzi, strettamente correlati tra di loro che riflettono, come dice la compositrice, la « lotta tra le tenebre e la luce». Ante Lucem ci porta in un’atmosfera dove la scrittura orchestrale è solidamente ancorata alla dimensione classica insieme a una ricerca sonora che si unisce a quella del quintetto jazz. Non è quindi un concerto dove la formazione si alterna con l’orchestra secondo lo schema della struttura classica, ma un tutt’uno che supera i generi (con lo scambio occasionale di ruoli) con la vocazione melodica in primo piano. Un ascolto che specialmente nei movimenti I e IV conquista per la sua imponenza creativa, al di là della bravura tecnica di Harrla e dei suoi musicisti. Il linguaggio tonale non viene mai abbandonato del tutto, anzi è il fine della sperimentazione che compare lungo i quattro movimenti. Un album che quindi ha la capacità di piacere a molti, sicuramente quelli che cercano sostanza nell’ascolto.
Michele Manzotti
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