(Ecm / Ducale)
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Non è da tutti riprendere in mano brani classici conosciuti per farne una versione nuova. O meglio, non è da tutti farlo oggi, dato che in passato non sono mancati esempi illustri. Piuttosto oggi è una prassi meno frequente, dato che serve il gusto di un compositore di razza. Lera Auerbach si è assunta quindi un compito gravoso in questo disco. Anzi tre, quello della trascrizione, quello di pianista e quello di compositrice. E’ proprio il brano di Auerbach a dare il titolo al disco, preceduto dai 24 Preludi di Dmitri Sostakovic per pianoforte solo nella versione per viola e pianoforte. Partner di questa incisione è Kim Kashkashian, violista da tempo nella scuderia Ecm per le sue qualità interpretative e di sonore. Ovvio che la curiosità maggiore è costituita dalla trascrizione di Sostakovic. Una prova superata con classe, grazie al trattamento della melodia alternata tra i due strumenti e alla valenza tecnica evidenziata grazie alla nuova versione. Ma l’ascolto non può non tenere conto del fascino della composizione Arcanum. Quattro movimenti chiaramente attuali, pieni di ricerca, ma con uno sguardo al passato dei grandi autori russi del Novecento. Basti ascoltare il movimento lento Cinis e lo scherzo Postremo per recuperare con la prassi di oggi una tradizione importante.
Michele Manzotti
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