(Delta Groove Music)
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E’ ormai da qualche anno che Bob Corritore, uno dei più importanti armonicisti blues moderni, non produce qualcosa a proprio nome. In compenso ha preso l’abitudine di accompagnarsi ad altri artisti di tutto rispetto: l’anno scorso fu il turno del giovane e talentuoso Big Jon Atkinson, mentre nel 2017 si è rifatto vivo John Primer – già compagno d’avventure qualche anno fa. I due riprendono da dove si erano lasciati, macinando 10 tracce all’insegna di un Chicago Blues di ottima fattura, che ricorda in termini di suono i lavori dell’ultimo Muddy Waters – “Hard Again”, per intenderci. Inutile quindi dilungarsi su una scatola sonora ben nota, dentro la quale trovano posto shuffle più o meno lenti (“Poor Man Blues”, “Elevate Me Mama”), qualche movimento più sinuoso (“For The Love Of A Woman”, a suo tempo trattata da Albert King, lo strumentale “Harmonica Boogaloo”, la citazione di Slim Harpo in “Hold Me In Your Arm”), slow ultra classici (“When I Leave Home”). Conviene piuttosto rendere merito alle capacità interpretative dei due protagonisti: John Primer è un valente chitarrista, ritmico ed inventivo, una sintesi tra la tradizione di Hubert Sumlin ed il suono più moderno di Bob Margolin, con un linguaggio personale anche all’interno di uno stile a dir poco inflazionato; dal canto suo Corritore continua in maniera eccelsa il proprio viaggio alla (ri)scoperta delle radici dell’armonica blues. Se nel precedente capitolo con Jon Atkinson sembrava celebrare più il suono scarno ed oscuro di Sonny Boy Williamson, qui i diretti riferimenti sono Little Walter e James Cotton. Forse in “Ain’t Nothing You Can Do!” non c’è nulla di nuovo sotto il sole, ma con due maestri del genere è comunque un gran bel sentire.
Pietro Rubino
Tracklist
1. Poor Man Blues
2. Elevate Me Mama
3. Hold Me In Your Arms
4. Big Leg Woman
5. Gambling Blues
6. Harmonica Boogaloo
7. Ain’t Nothing You Can Do
8. For the Love Of A Woman
9. May I Have a Talk With You
10. When I Leave Home