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Special

Jazz in Ungheria, l’etichetta Bmc / 3

23 settembre 2018 by Michele Manzotti in Special
www.bmcrecords.hu

Modern Art Orchestra Plays Béla Bartók – 15 Hungarian Peasant Songs

Mátyás Szandai, Mathias Levy & Miklós Lukács - Bartók Impressions

Che i musicisti jazz ungheresi debbano fare i conti con Béla Bartók è un fatto scontato. Se c’è un autore che ha basato buona parte del suo linguaggio con i tempi dispari derivati anche dalla tradizione popolare, questi è proprio lui. Quindi sono ben due i titoli dell’etichetta Bmc dedicati alle ispirazioni bartokiane in patria. Di grande interesse è il progetto Modern Art Orchestra formata da venti elementi e diretta da Kornél Fakete-Kovacks che è anche solista di tromba e flicorno. I quindici canti dei contadini viaggiano tra classica e jazz in grande equilibrio con sezioni di sviluppo che ricordano i suoni della big band alla Gil Evans. Ma anche il trio che dà vita a Bartók Impressions convince per scelta sonora e del repertorio. Mátyás Szandai al violino, Mathias Levy al contrabbasso e Miklós Lukács al cimbalom riescono a percorrere la stessa strada impervia tra classica e jazz con grande senso del ritmo scegliendo le pagine dai Mikrocosmos, dalle Danze Popolari e dai canti natalizi romeni. Un mondo di grande fascino dove passato e futuro convivono.

Hans Lüdemann TransEuropeExpress – Polyjazz

Come è prassi dell’etichetta, alcune incisioni sono realizzate in occasione dei concerti che si tengono al Budapest Music Center, anche di musicisti non ungheresi. Attorno al pianista Hans Ludemann si affiancano musicisti tedeschi e francesi (sottolineiamo la presenza dell’eccellente violinista transalpino Théo Ceccaldi) per un album pieno di inventiva e di soluzioni originali grazie al contributo dei membri dell’ottetto, anche di scrittura. Citiamo l’iniziale Schwarz in Wiess piena di humour e ritmo, la ballad Bergen piena di suggestioni, Traum in Traum dal sapore classico, il bop un po’stralunato di Disturbed, le cellule melodiche di Lu-Am Gua Pian. Un jazz di grande attualità.

Áron Tálas Trio – Little Beggar

Trio tradizionale piano, contrabbasso e batteria attorno a Áron Tálas. Tradizionale forse anche nello stile, ma pieno di buone idee ed eseguite con gusto. Tálas è una giovane realtà (classe 1990) della scena ungherese e con i connazionali Jozsef Barcza Horvath al contrabbasso e Attila Gyarfas alla batteria ha dato vita a un disco di quattordici originali tra cui ricordiamo la traccia titolo, B.M., Chicken Run, Cloud Atlas.

Michele Manzotti

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