(Parco della Musica Records / Egea)
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Il pianoforte è il compagno fedele di Sergio Cammariere da sempre. Sia nei periodi in cui faceva piano bar a Firenze, sia nelle prime esperienze discografiche, sia quando è stato conosciuto da un pubblico più vasto dall’esperienza di Sanremo in poi. Così è nato, quasi doverosamente per il suo percorso artistico, questo album inciso da Parco della Musica e dedicato esclusivamente alle sue composizioni per il pianoforte. Anche se l’etichetta è dedicata particolarmente al jazz, Piano non è un disco di jazz e la tecnica pianistica si regola di conseguenza. Le tracce raccontano della grande attitudine di Cammariere per la melodia e quindi della vocazione a evidenziarle nell’esecuzione. La forma perfetta per il solista è la canzone e queste sono canzoni senza parole. Il disco è come una riflessione sul suono, sul rapporto fra i tasti, una specie di confessione intima verso chi ascolta. Segnaliamo in particolar modo Dodici minuti di pioggia, Quel giorno, la quasi circense Il caso Tandoj, l’atmosfera di mistero in Meteor. Un disco per gli appassionati di cantautorato che trovano spunti di interesse diversi dal solito.
Michele Manzotti
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