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L’occasione di assistere due volte a un concerto con Steve Wynn nello stesso anno solare era da non perdere. Dopo il concerto di Bologna con i Dream Syndicate, abbiamo infatti approfittato del tour italiano di Wynn insieme a Chris Cacavas, membro originario dei Green on Red. Una serie di concerti dove Cacavas ha presentanto alcuni brani con chitarra acustica alternata alla tastiera, seguito poi da Wynn solista e da una parte finale in duo. Una serata imperdibile per chi ama il rock, non solo legato all’atmosfera del Paisley Underground californiano da dove vengono i due musisti.
I motivi? La grande professionalità sul palco, una scaletta che ha accontentato molti, un’ottima intesa. E poi la grande disponibilità nei confronti del pubblico dopo il concerto al di là dell’appuntamento al merchandising diventato abituale. Merito anche delle caratteristiche del posto, il circolo Arci Progresso, in cui l’associazione culturale La Chute sta costruendo con mezzi limitati un polo per la musica indipendente a Firenze con artisti italiani e stranieri.
Cacavas e Wynn hanno pescato dai rispettivi repertori. Ovviamente è stato il secondo quello più atteso, con le hit molto attese dei Dream Syndicate, anche se di Cacavas vanno sottolineati i due brani alla tastiera come Califonia (Into the Ocean) e Disappear. Del gruppo di Wynn non poteva mancare il grande classico The Days of Wine and Roses, oltre a Boston posta nel finale prima dei bis, Anphetamine e la recente Gilde, oltre a pezzi della carriera solista come Carolyn e The Blue Drifter. Finale totalmente unplugged con i due a cantare (e a far cantare) There Will Come a Day, per una soddisfazione conclusiva, ma già nell’aria prima del concerto
Michele Manzotti
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