Da una parte le immagini di Que Viva Mexico di Sergej Eiszenstein proiettate su due piccoli teli. Dall’altra i Caracas, progetto di Valerio Corzani e Stefano Saletti, a eseguire una lunga suite che copriva tutto l’arco temporale del film come una colonna sonora. L’ appuntamento al Parco della Musica ha così unito due linguaggi con il rispetto che si deve alla pellicola di un grande regista. Per dare la loro lettura musicale, i Caracas hanno evitato ogni intenzione didascalica puntanto su sonorità diverse da quelle che sembravano più ovvie, legate al paese latino americano.
invece la radice della colonna sonora dal vivo, i Caracas l’hanno trovata poco più a ovest, nella Giamaica patria del reggae. Da questa base la formazione (e non poteva essere altrimenti grazie alle esperienze di Corzani e Saletti) è partita per una citazione continua di atmosfere da tutto il mondo, servendosi anche della voce e del recitar cantando di Badara Seck dal Senegal. Oud, bouzouki e violino si sposano a chitarra elettrica, basso ed elettronica. Si cominicia e si finisce con Elefant Drunk, passando per Dub Sunset, Barrio Loco, El Presidente. Una serata musicale originale, condotta con gusto e che è stata impreziosita da immagini storiche. Il pubblico, purtroppo non numeroso per il valore dello spettacolo, lo ha compreso bene festeggiando i musicisti a fine concerto.
Michele Manzotti