(Underworld Records) www.tooslim.com
Broken Halo is the new solo acoustic release by Too Slim and the Taildraggers’ founder, band leader and BMA nominee Tim ‘Too Slim’ Langford. Broken Halo was recorded in Seattle at Egg Studios with Conrad Uno of PopLlama Records fame.
Frontman e chitarrista dei Too Slim & The Taildraggers, Tim “Too Slim” Langford è un apprezzato musicista della scena rock-blues americana. Dedito con il suo gruppo ad una esplosiva miscela di souther-rock, blues e boogie, di tanto intanto si diverte a guardarsi alle spalle piazzando qualche disco acustico come solista, proprio come accadde con l’apprezato Pint Store Blues nel 1999. Messa un attimo da parte la sua band, ha deciso di pubblicare un nuovo disco, inciso in completa solitudine dividendosi tra chitarra acustica, slide, dobro e ukulele. Halo, questo il titolo dell’album raccoglie undici brani di ottima fattura che spaziano dal blues acustico di You Hide It Well ad eccellenti strumentali come l’inziiale La Llorona, che rimanda a certe colonne sonore di Ry Cooder, fino a toccare Pricinceville Serenade in cui dialogano brillantemente dobro e ukulele. Durante l’ascolto piacciono anche brani più estremi come Forty Watt Blues, dove Too Slim si diverte a farsi accompagnare da una drum machine, o la title track, in cui ripete l’esperimento con l’aggiunta del basso, o ancora quella North Dakota Blues che lo vede dividersi tra diversi strumenti. Nel complesso il disco è assolutamente entusiasmate, ma il suo vertice lo si tocca nella torrida Shaking A Cup dove brilla l’interplay tra la chitarra e l’armonica. Sebbene possa essere rubricato come episodio a se stante della carriera di Too Slim, Halo dimostra ancora una volta che siamo di fronte ad un musicista talentuoso in grado di destreggiarsi abilmente attraverso le pieghe del blues.
Salvatore Esposito
Tracklist 01. La Llorona 02. Three Chords 03. Shaking A Cup 04. You Hide It Well 05. Princeville Serenade 06. 40 Watt Bulb 07. Broken Halo 08. North Dakota Girl 09. Dollar Girl 10. Long Tail Black Cat 11. Gracie