(Produzione indipendente)
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Per farle le lodi si è scomodato un personaggio come Dan Aykroyd e questo è sicuramente una garanzia. Paula Harris, originaria della Carolina del Sud e di base a San Francisco, con Speakeasy ci vuole portare nei club di una volta dove blues e jazz convivevano in uno scambio virtuoso tra gli artisti ma anche nel repertorio di un singolo artista. Per realizzarlo su disco Paula Harris si fa accompagnare dalla formazione classica del trio con pianoforte (Nate Ginsberg), contrabbasso (Rich Girard) e batteria. Alla quale troviamo una vecchia conoscenza come D’Mar Martin della Anthony Paule Soul Orchestra. Un combo di grande qualità per una voce raffinata e dalle belle sfumature, forse più legata al blues. Ci sono inoltre molti brani dove Paula Harris è coautrice insieme a Nate Ginsberg anche se ci sono omaggi a Billie Holiday (Good Morning Heartache) e al classico dei classici Round Midnight di Thelonious Monk. Ricordiamo la traccia iniziale Nothing Good Happens After Midnight, l’affascinante Haunted, This Love Is Gonna Do Me In, Trouble Maker, il ritmo di Do Me Good. Sonorità tradizionali ma ben scritte ed eseguite.
Michele Manzotti
Tagged blues, jazz, Paula Harris