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Recensioni

Giorgio Canali, “Memorabilia”, Recanati, 13 settembre 2020

19 settembre 2020 by Marco Sonaglia in Concerti, Recensioni

foto (c) Mark Medal

Memorabilia è un interessante festival di musica, nato alcuni anni fa per ricordare la carismatica figura di Oliviero de Quintajè, leader dei Polyetnik Muzak. Da alcuni anni, giovani pieni di energie e di buone idee del centro Fonti San Lorenzo lo hanno fatto diventare una festa della musica artigiana e indipendente. Chi meglio di Giorgio Canali poteva chiudere questa edizione durata ben tre settimane? Giorgio Canali non ha bisogno di presentazioni, è una figura di spicco che da anni domina la scena rock underground con una serie di dischi solisti sempre interessanti, dopo gli anni trascorsi con i Csi e i Pgr. Ogni concerto di Canali è diverso dall’altro, perché non esegue mai la stessa scaletta, non c’è mai niente di preparato , c’è solo il suo carisma esplosivo e coinvolgente. Lo spettatore può rimanere folgorato dalla violenta valanga rock della band dei Rossofuoco o dall’atmosfera più avvolgente, a tratti nebulosa che crea quando suona da solo.

Lo show a Memorabilia, aperto dall’artista marchigiano Iomivergogno, è stato come sempre di grande impatto, con la sua Gretsch glitterata ci ha portato in un viaggio, attraverso quindici canzoni da ” Nuvole senza Messico” ad ” Accendi un fuoco” , ” Mostri sotto il letto” a ” Ci sarà”, ” 1, 2, 3, 1000 Vietnam”, “Falso bolero”, fino al capolavoro ” Nostra signora della dinamite”. Canali ha pure cantato “Rotolacampo”, un brano inedito che farà parte del nuovo disco che uscirà il 4 dicembre e conterrà una ventina di canzoni. Il finale del concerto come spesso accade è affidato alla bellissima ” Precipito ” e alla doverosa e rabbiosa ” Lettera del compagno lazlo al colonnello Valerio” . Canali è un anarco-punk, sarcastico, cinico, non parla, non spiega le canzoni, gioca con il pubblico attraverso dei botta e risposta, crea sempre un bellissimo sound con l’aiuto della loop station dove registra varie chitarre che si intersecano tra loro e canta con la sua voce ruvida, a tratti urlata, a tratti più malinconica, il malessere della società, l’amore come atto politico, con i suoi testi sempre originali e taglienti. A fine concerto resta sempre una bella sensazione, di aver visto qualcosa di unico, di un artista che riesce , nella sua maniera, a toccare le corde dell’anima, perchè Giorgio Canali lo si odia o lo si ama, noi abbiamo deciso di amarlo.

Marco Sonaglia

 

Setlist

Mme et Mr Curie

Piove, finalmente piove

Nuvole senza Messico

Undici

Falso Bolero

Messaggi a nessuno

Accendi un fuoco

Ci sarà

Mostri sotto il letto

Nostra signora della dinamite

Rotolacampo

Se viene il lupo

1,2,3, 1000 Vietnam

Precipito

Lettera del compagno Lazlo al colonnello Valerio

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